L’entrata in vigore, dal 2 aprile, dei dazi americani al 25% su auto, componenti, acciaio, alluminio, farmaci e legname è più di una misura protezionistica. È l’avvio di una guerra commerciale che rischia di spezzare filiere, destabilizzare prezzi e mettere in discussione la competitività di interi settori strategici del Made in Italy.
A lanciare l’allarme è Luigi Grechi, presidente di Confartigianato Lomellina: «Non siamo davanti a una fluttuazione congiunturale: questa è una frattura sistem...
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