Incontro per conoscere l’Europa di oggi e domani: «Voto strategico per il futuro delle imprese»

«Non possiamo sottovalutare l’importanza del voto del 26 maggio perché, nel bene o nel male, delineerà in modo sostanziale e credo forte i connotati dell’Ue nei prossimi cinque anni». Il presidente di Confartigianato Imprese Lomellina Luigi Grechi sul punto è chiarissimo: conoscere ciò che l’Europa è diventata dal momento della sua integrazione a oggi è fondamentale in previsione di una tornata elettorale mai tanto strategica. «Confartigianato Lomellina, in qualità di associazione di rappresentanza delle imprese ma anche come attore impegnato attivamente per lo sviluppo del territorio, ha scelto quest’anno di assumere un ruolo attivo in previsione della tornata elettorale in arrivo e di promuovere un incontro informativo destinato agli imprenditori, ai cittadini, alle istituzioni scolastiche e a tutti coloro che sentono il bisogno di conoscere a fondo l’istituzione per la quale dovranno esprimere un voto».

L’appuntamento è per giovedì 23 maggio nella sala dell’800 della Fondazione Roncalli (via Del Popolo, 17) con l’incontro pubblico “L’Europa che verrà: quale futuro dopo il voto di maggio?”, un appuntamento che riunirà a Vigevano due tra i maggiori esperti del settore: Emilio Colombo, professore ordinario di Politica Economica alla facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Carlo Altomonte, professore associato del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Bocconi di Milano.

«Due esperti che ci aiuteranno a comprendere come opera oggi l’Unione Europea, quale ruolo e quali conseguenze ha il mercato europeo sulle imprese e i cittadini e quali scenari politici potrebbero delinearsi dopo le urne» annuncia Grechi che, in occasione dell’incontro, presenterà il documento “Un’Europa a misura di Pmi: 10 proposte, cinque anni per agire”, un vero e proprio manifesto attraverso il quale l’associazione ha fatto sentire la voce delle imprese a candidati e istituzioni.

«Non dimentichiamo che parlare di micro, piccole e medie aziende in Europa significa parlare del 99,8% del tessuto produttivo dell’Eurozona, e questo è un dato che tutti devono avere ben chiaro in testa» rileva il presidente di Confartigianato Lomellina, ricordando tra gli altri i punti cogenti delle proposte: la revisione e il rafforzamento dello Small Business Act, le politiche di diffusione e acquisizione delle nuove competenze, il sostegno alla digitalizzazione, il supporto all’innovazione e agli investimenti, l’incremento delle politiche finalizzate all’economia sostenibile e circolare, il rafforzamento dell’internazionalizzazione e l’equità del mercato.

«Consideriamo l’incontro del 23 maggio un investimento su questo territorio e sulle imprese: la conoscenza e l’informazione sono alla base di tutte le scelte» conclude Luigi Grechi.