Un gesto semplice, ma carico di significato: a Vigevano, il segretario generale di Confartigianato Imprese Lomellina, Roberto Gallonetto, e il direttore di Coldiretti, Antonio Tessari, hanno consegnato al vescovo, monsignor Maurizio Gervasoni, la statuetta del Presepe realizzata da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti.
La statuina di quest’anno rappresenta un’artigiana casearia. Non un simbolo casuale, ma una figura che parla di eccellenza, qualità e saperi antichi che incontrano le sfide del presente. Una narrazione che si intreccia con la tradizione agricola e artigiana del territorio lomellino, dove la lavorazione del latte e dei suoi derivati è parte dell’identità economica e culturale.
La statuetta, plasmata in cartapesta dal maestro Claudio Riso, rappresenta l’essenza del made in Italy: attenzione alle materie prime, controllo dei processi e valorizzazione del prodotto. Ma non si ferma alla celebrazione del passato; è un invito a riflettere sul ruolo delle comunità locali e delle filiere corte nel costruire un futuro sostenibile.
Il Presepe, con le sue figure tradizionali, è da sempre una rappresentazione della vita quotidiana. Aggiungere nuovi personaggi, come l’artigiana casearia, significa rendere attuale una tradizione millenaria, creando un ponte tra storia e futuro.
L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio che coinvolge tutte le Diocesi italiane, ma che qui, a Vigevano, trova una sintonia speciale con il territorio. Non è solo un gesto simbolico, ma un modo per riaffermare che anche nei momenti più complessi c’è una “buona novella” da raccontare: quella del lavoro, della comunità e della speranza.