Caldo estremo: al via l’ordinanza regionale che limita il lavoro all’aperto nelle ore più a rischio

In Lombardia scatta da oggi, 2 luglio, il divieto di lavorare all’esterno tra le 12.30 e le 16 nei giorni di allerta caldo. Il provvedimento riguarda agricoltura, edilizia, cave e florovivaismo, e resterà in vigore fino al 15 settembre.

Con l’arrivo dell’estate e delle ondate di calore, la Regione Lombardia introduce un’ordinanza straordinaria per tutelare i lavoratori esposti alle alte temperature. A partire da oggi, mercoledì 2 luglio e fino al 15 settembre, sarà vietato svolgere attività lavorative all’aperto nella fascia oraria compresa tra le 12.30 e le 16, ma solo nei giorni in cui il livello di rischio individuato dal sito www.worklimate.it sarà classificato come “Alto”.

La misura, che riguarda in particolare i lavoratori soggetti ad attività fisica intensa e prolungata sotto il sole, si applica a numerosi comparti produttivi, tra cui l’agricoltura (in particolare la raccolta di ortofrutta), l’edilizia, il settore estrattivo e il florovivaismo.

L’ordinanza prevede che le imprese si adeguino tempestivamente alle indicazioni pubblicate quotidianamente sulla mappa di rischio del portale ufficiale. L’obiettivo è ridurre al minimo i rischi per la salute, come colpi di calore, disidratazione o stress termico, che possono compromettere la sicurezza degli operatori.

La violazione delle disposizioni comporta sanzioni secondo quanto stabilito dall’articolo 650 del Codice Penale, salvo che non si configuri un reato più grave.

L’iniziativa si inserisce in un contesto climatico sempre più complesso, in cui la tutela dei lavoratori passa anche da misure tempestive e coordinate in base all’andamento delle temperature. L’efficacia del provvedimento dipenderà ora dalla capacità delle imprese di organizzare le attività rispettando le nuove fasce orarie, senza compromettere la produttività e garantendo al tempo stesso la sicurezza.