Videoguide lavoro: assunzioni agevolate, quale scegliere? I consigli dell’esperta

Per un’energia diversa in azienda da un lato si possono avere nuove competenze, idee fresche e innovative, flessibilità e dinamismo; dall’altro si accrescono, con nuovi inserimenti, conoscenze ed esperienze, capacità assodate nel problem solving e la sensibilità relazionale di chi ha tanti anni di lavoro alle spalle. Da una parte i giovani che un lavoro lo stanno cercando (ma anche chi non cerca e non studia, come i Neet) e dall’altro i senior. Quei lavoratori che non sono vecchi o anziani, ma solo “maturi”.

Generazioni differenti, spesso lontanissime fra loro, eppure in grado di sviluppare un gioco di squadra fondamentale per il bene dell’impresa. Soprattutto oggi, momento in cui le aziende sono poste di fronte alla trasformazione digitale del business e alla riorganizzazione della produzione secondo Industria 4.0.

È questa la base per la costituzione di un mercato del lavoro adatto alle sfide dei mercati finanziari contemporanei: il valore di chi ha 50 anni (o li supera), abbinato alla voglia di mettersi in gioco di chi, di anni, ne ha molti meno. Ecco perché è così importante, per un imprenditore, scommettere sulle tante agevolazioni che riguardano i giovani e i senior. Chi è al primo impiego e chi un impiego lo ha perso e in azienda ci vuole tornare.

«Utilizzare al meglio le agevolazioni per le assunzioni – dice l’avvocato Claudia Chiuppi, responsabile del servizio Amministrazione del personale / AreaLavoro di Confartigianato Imprese Varese – significa individuare con precisione le categorie di potenziali lavoratori che ne possono beneficiare. Perché l’agevolazione nella maggior parte dei casi si traduce, per l’impresa, in un esonero contributivo». Ciò significa che l’azienda, a fronte di un’assunzione che rientra tra quelle indicate dal legislatore, si troverà a detrarre dal suo F24 una parte di contributi dati a quel preciso lavoratore.

Il panel a disposizione del titolare di lavoro è piuttosto vasto, a partire da quello riguardante l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, fino ad arrivare agli incentivi per il reinserimento.

SGRAVIO PER CHI ASSUME GIOVANI UNDER 35
La Legge di Bilancio 2018 ha reso strutturale questa agevolazione. Per il 2018 riguarderà i giovani di età inferiore ai 35 anni, mentre dal 2019 in poi interesserà quelli con età inferiore ai 30 anni. Lo sgravio triennale prevede l’abbattimento del 50% dei contributi Inps nel limite massimo di 3mila euro annue. Quando esistono specifici requisiti l’abbattimento arriva al 100%, sempre nel limite dei 3mila euro, nel caso di assunzione a tempo indeterminato.

OCCUPAZIONE DEI NEET
Rifinanziato dall’Unione Europea, il bonus interessa i giovani tra i 16 e i 29 anni che, al momento della registrazione a Garanzia Giovani, non lavorano e non sono inseriti in un corso scolastico o formativo. Il bonus prevede:

  • L’esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per 12 mesi fino ad un massimo di 8.060 euro;
  • La possibilità di cumulare il beneficio con l’incentivo introdotto dalla Legge di Stabilità 2018 che prevede la decontribuzione fino al 100% nei primi 12 mesi di lavoro.

RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI DI AZIENDE IN CRISI
Procede in due direzioni:

  • Da un lato prevede la possibilità di anticipare l’assegno di ricollocazione nel periodo coperto da Cigs per permettere al lavoratore l’assistenza adatta a cercare un altro lavoro e a mantenere o sviluppare le sue competenze,
  • Dall’altro c’è l’esonero del 50% dei complessivi contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro che assumono coloro che percepiscono l’assegno.

LAVORATORI IN CIGS E NASPI
Il bonus assunzioni lavoratori in Cigs è rivolto alle assunzioni di lavoratori in Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) da almeno 3 mesi e ai dipendenti di aziende beneficiarie di Cigs da almeno 6 mesi. L’agevolazione prevede una riduzione contributiva del 10% per dodici mesi e un beneficio economico pari al 50% dell’indennità di mobilità spettante al lavoratore per 9 mesi (lavoratori fino a 50 anni), 21 mesi (con più di 50 anni) e 33 mesi (over 50 residenti al Sud e nelle aree ad alto tasso di disoccupazione).

Per i lavoratori che percepiscono la Naspi, e assunti con contratto a tempo pieno e indeterminato, l’incentivo è del 20% dell’indennità mensile spettante di diritto al lavoratore per il periodo non goduto di Naspi.

APPRENDISTATO
Se il lavoratore non ha ancora compiuto i 30 anni, si può godere dell’esonero sui contributi Inps nella misura del 50% (con tetto annuale di 3mila euro) per un ulteriore anno oltre il periodo di apprendistato. L’esonero contributivo totale viene concesso per un periodo di 36 mesi se il datore di lavoro decide di assumere, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio, ragazzi che abbiano già effettuato periodi di apprendistato presso la stessa impresa.

ASSUNZIONE DISABILI
L’agevolazione è così strutturata:

  • Bonus pari al 35% della retribuzione mensile lorda (con durata di 36 mesi) per coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa tra il 67% e il 79%,
  • Bonus pari al 70% della retribuzione mensile lorda (per un massimo 36 mesi) per ogni lavoratore con riduzione superiore al 79% assunto con contratto a tempo indeterminato;
  • Bonus pari al 70% della retribuzione lorda mensile (durata massima 60 mesi) per lavoratori con disabilità intellettiva e psichica superiore al 45%.

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