Viaggio tra le tasse delle imprese. Prima tappa: Vigevano, dove scende la Tari

Un tema caldo, quello legato al contenimento della tassazione, elemento centrale per agevolare l’attrattività di un territorio verso le imprese. A Vigevano qualcosa, negli ultimi anni, si sta muovendo. A partire dalla Tari, che per la prima volta dal 2014 non è stata ritoccata verso l’alto: si riscontra invece una diminuzione, che tocca utenze domestiche e non per questo 2019. Si ricorda che la Tari è stata introdotta, a decorrere appunto dal 2014, dalla legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014), quale tributo facente parte, insieme all’Imu e alla Tasi, della Iuc, l’Imposta unica comunale. «Siamo riusciti ad abbassare di qualche euro la tassa sui rifiuti – conferma Andrea Ceffa, vicesindaco nonché assessore alle finanze e tributi – grazie in particolare alla lotta all’evasione, che intendiamo proseguire e potenziare andando a scovare, come abbiamo già fatto per l’Imu, soprattutto gli evasori totali e quelle situazioni che talvolta possono sfuggire agli uffici. Mantenendo questa strada, riteniamo quindi di poter ragionevolmente scendere ancora. Si può sempre fare qualcosa in più, questo è chiaro, e noi cerchiamo nei limiti del possibile di effettuare continui passi avanti». Di seguito le tabelle con le tariffe relative alle utenze domestiche e non domestiche.

Un’altra novità riguarda la modifica al regolamento Tari sul recupero delle eccedenze alimentari: supermercati e negozi che redistribuiscono i generi alimentari con donazione gratuita alle mense cittadine possono usufruire di una riduzione della tassa.

ASPETTI GENERALI
Come detto, la Iuc si compone dell’imposta municipale propria (Imu, che ha sostituito l’Ici, l’imposta comunale sugli immobili), dovuta dal possessore di immobili, e di una componente riferita ai servizi: il riferimento è alla Tasi, il tributo per i servizi indivisibili, a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e alla già analizzata Tari, a carico dell’utilizzatore e atta a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. «Le abitazioni principali – ricorda il Ministero dell’Economia e delle Finanze – sono escluse sia dall’Imu sia dalla Tasi, a eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 che restano assoggettate a entrambe le imposte».

IMMOBILI, LA SITUAZIONE
A proposito di Imu, così ancora Andrea Ceffa: «A livello provinciale siamo il Comune con l’Imu più bassa. Nel corso degli anni non abbiamo mai alzato la quota. Inoltre quest’anno abbiamo portato avanti il discorso, che riguarda forse più i privati ma chiama comunque in causa più in generale gli immobili in affitto, relativo al canone concordato: è possibile avere uno sconto importante sull’Imu, oltre il 75%, utilizzando questa formula. Si tratta di uno strumento in più». Queste le tariffe per Imu e Tasi approvate dal Comune di Vigevano con riferimento all’anno in corso.

Il Consiglio Comunale dello scorso 20 dicembre ha inoltre confermato, con riferimento all’esercizio finanziario 2019, «la detrazione per abitazione principale, applicabile esclusivamente alle abitazioni di Cat. A/1, A/8 e A/9 e agli eventuali immobili di edilizia residenziale pubblica, nell’importo di 200 euro».

 

UN TERRITORIO CHE DEVE TORNARE APPETIBILE
Un capitolo a parte riguarda gli oneri: «Non sono tasse dirette – sottolinea il vicesindaco e assessore alla partita – ma va evidenziato che per quanto concerne le aziende abbiamo sviluppato un lavoro di rimodulazione soprattutto per chi ristruttura. Ciò rientra in una serie di azioni messe in campo per cercare di porre in essere le migliori condizioni possibili per lo sviluppo delle aziende».

Più in generale, Ceffa precisa: «Certo non dipende solo dalla nostra volontà, vi sono norme a livello nazionale. Il Comune, questo sì, ha sempre espresso piena disponibilità a intervenire in casi specifici. Le condizioni ci sono, e credo che una volta che avremo finalmente la superstrada questi elementi possano divenire molto più appetibili. Oggi, d’altronde, anche se hai strumenti per incentivare l’insediamento di attività produttive, la carenza di collegamenti e comunicazioni va a creare un blocco: il vantaggio che possiamo garantire può non risultare sufficiente a fronte delle difficoltà che una realtà va a riscontrare a livello di infrastrutture. Abbiamo impostato un certo tipo di percorso, e intendiamo continuare». Argomenti quindi apparentemente scollegati tra loro assumono le forme di tasselli di un mosaico che dovrà necessariamente condurre verso un futuro diverso. Per le imprese, sì, ma anche in fondo per la comunità.