Tre generazioni sui bisonti della strada: neanche il Covid ha fermato Solini Spedizioni

Dal 1939 a oggi, non è retorica affermarlo, è cambiato il mondo e questo vale in maniera ancor più forte in questo 2020 che ha messo tante, troppe aziende a dura prova. Ma nonostante tutto una certezza è rimasta: si tratta della Solini Spedizioni, realtà nata a Vigevano proprio sul finire degli anni Trenta a partire da un’intuizione di Umberto e Nelly Solini, che decisero di dare vita a una delle prime aziende di trasporto in città.

NASCITA, DOPOGUERRA E NUOVE PROSPETTIVE
Nel corso dei primi anni l’attività, che aveva sede in via del Carmine, rimase legata alla tratta Vigevano-Milano, luogo da cui, in virtù della collaborazione con i più importanti corrieri nazionali, riuscì a coprire l’intero territorio italiano. Ai tempi i mezzi si chiamavano Om Tauros, Isotta Fraschini: affidabili, capaci di milioni di chilometri, con una portata che risultava tuttavia limitata a pochi quintali. Dopo la guerra la ripresa diede un ulteriore impulso all’azienda: una volta ricostituito il parco automezzi, sequestrato dalle truppe naziste in fuga verso la Germania, ecco i contatti con le più rilevanti case di spedizioni nazionali e internazionali. Nel 1953 il trasferimento nell’attuale sede al civico 10 di Via Trieste, e nel 1981 con l’ingresso dei figli Gianfranco e Paolo nasce la Solini Spedizioni Snc, che ebbe il merito di incrementare in modo esponenziale trasporti e spedizioni internazionali.

E oggi si può parlare di terza generazione. «Da cinque anni – evidenzia Paolo Solini – è attivo in azienda anche mio figlio Dario, che opera nel commerciale ma sta anche imparando a fare il jolly, come d’altronde ho sempre fatto io: dall’utilizzo del muletto alle trattative con banche, clienti e fornitori, si sta adoperando sotto diversi aspetti. Ha anche dato vita a una buona attività commerciale di acquisizione. Inoltre qui operano cinque autisti e due dipendenti sul versante impiegatizio». La sede è di circa mille metri quadrati: «Non ci servono grandissime dimensioni in quanto, salvo situazioni eccezionali, con noi la merce è sempre in viaggio, nel senso che non facciamo giacenze».

ATTIVI DURANTE IL LOCKDOWN
Anche in periodo di Covid la Solini Spedizioni ha dovuto dire la propria, in quanto le aziende attive nel comparto del trasporti sono rimaste operative pure nella fase più difficile: «Sì, abbiamo proseguito – precisa Paolo Solini – anche se a dire la verità si è comunque trattato di un’attività parziale rispetto ai mesi precedenti. Essendo noi l’ultimo attore chiamato in causa prima del consumatore finale, fermandosi tante aziende abbiamo sì lavorato ma per quelle imprese rimaste aperte durante il lockdown, parlo ad esempio di imballaggi alimentari e manufatti meccanici che potevano servire per la costruzione di apparecchi sanitari. Al contrario tutto il settore meccano-calzaturiero si è fermato. Attualmente siamo poco sopra il 50% del fatturato abituale. Non si vede ancora una ripresa ante-Covid, si naviga a vista e si prende tutto quello che si può per fare fatturato. Ma siamo ben lontani da una situazione di normalità».

SERVIZI MODERNI E DOGANA
Più in generale, i servizi offerti sono quelli di una moderna azienda di trasporti, e dal 2015 Solini è anche agenzia doganale: «Vogliamo assistere il cliente in tutte le fasi del trasporto e quindi anche nella gestione delle pratiche amministrative di dogana, che richiedono la conoscenza aggiornata delle normative dei diversi Paesi. Il cliente può quindi espletare operazioni doganali export presso la nostra sede e contare su un team di professionisti sempre pronti ad aiutare nelle pratiche e nelle diverse operazioni doganali e in tutto quello che riguarda il commercio con l’estero».

E ancora: «La nostra clientela è pressoché tutta lomellina – sottolinea Paolo Solini – per quanto concerne invece la destinazione delle merci parliamo in particolare a livello italiano di Lombardia, con qualcosa in Piemonte, ma ci attiviamo anche con spedizioni internazionali, da Spagna a Francia passando per Portogallo e anche Australia. Ci sono aziende di ogni settore, non esiste un ambito predominante. Un tempo a Vigevano, ovviamente, parlavamo soprattutto di calzature, oggi invece diversifichiamo molto». Anche in questo caso, insomma, aprirsi alle nuove dinamiche del mercato ha rappresentato la scelta vincente. Senza il giusto spirito, d’altronde, sarebbe stato impossibile continuare a rappresentare oggi, dopo 81 anni e nonostante il momento che stiamo vivendo tutti, un punto di riferimento non solo per il territorio.