Tasse, tema caldo. Garlasco, però, lo “congela” e lo rende stabile

La tassazione, tema caldo. E non solo perché ci troviamo nel cuore dell’estate. A ogni livello, a partire da quello nazionale, il confronto risulta serrato, tra promesse tutte da valutare e la realtà con la quale imprese e famiglie si trovano a doversi rapportare. E sul territorio, come siamo messi? Il nostro percorso in Lomellina prosegue con la quarta tappa: Garlasco, centro del quale i tributi sono materia in capo direttamente al primo cittadino Pietro Francesco Farina.

Partiamo dai rifiuti. «Le tabelle legate alla Tari – interviene Francesco Santagostino, assessore alle attività produttive (oltre che a lavori pubblici e urbanistica) – sono in realtà fisse in quanto si tratta di condizioni fissate a livello nazionale. Il contratto vero e proprio ci lega ad Asm, e viene rivisto e ricalibrato ogni anno, ma alla base resta una tabella alla quale occorre attenersi». Importante sottolineare che in queste settimane ha preso il via la raccolta differenziata: riscontri positivi sin dai primi giorni, con qualche disguido considerato fisiologico ma una risposta confortante da parte dei cittadini, «che ringraziamo – le parole dell’assessore all’ambiente Isabella Panzarasa – ora abbiamo una città più in ordine e pulita». Di seguito la tabella legata alla Tari.

Per quanto concerne Imu e Tasi, Santagostino aggiunge: «Non ci sono variazioni, più in generale per quanto concerne le tasse la situazione è stabile da tre anni, cioè da quando abbiamo iniziato il secondo mandato alla guida del Comune. Contiamo di andare avanti così».

L’aliquota dell’addizionale comunale all’Irpef è infine dello 0,8%, ed è stata mantenuta la soglia di esenzione pari a diecimila euro di reddito imponibile, «da intendersi – sottolinea il Comune – come limite di reddito al di sotto del quale l’Addizionale Comunale all’Irpef non è dovuta e tenendo conto che, nel caso di superamento di detto limite, la stessa si applica al reddito complessivo». L’esenzione, che va quindi a sostenere le fasce più deboli della popolazione, «va chiaramente nell’ottica di andare incontro a tutti – conclude Santagostino – l’obiettivo resta quello di fare il meglio possibile». Il percorso tracciato negli ultimi anni, quindi, come strada maestra anche per il prossimo futuro.