Si torna alla normalità negli spostamenti: calano le restrizioni, riaprono le frontiere

Si torna verso la normalità e riaprono le frontiere tra l’Italia e i Paesi Ue. Un passaggio non scontato fino a qualche settimana fa, che ha richiesto anche azioni diplomatiche e che, da oggi, rendono più semplici gli spostamenti, nono solo per lavoro. Ecco la sintesi del cambiamento Paese per Paese.

SVIZZERA
Nella seduta del 12 giugno 2020, il Consiglio federale ha preso atto della decisione del DFGP, di sopprimere dal 15 giugno 2020, come annunciato una settimana fa, le vigenti restrizioni d’entrata per tutti gli Stati Schengen. Da tale data, i controlli della Svizzera alle frontiere con questi Stati sono soppressi ed è completamente ripristinata la libera circolazione delle persone con tutti gli Stati UE/AELS e il Regno Unito.
Il Consiglio federale ha preso atto della cancellazione degli Stati Schengen dall’elenco dei Paesi a rischio da parte del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e ha adottato le modifiche dell’ordinanza COVID per il ripristino della libera circolazione delle persone. Con l’eliminazione degli Stati Schengen dall’elenco dei Paesi e delle regioni a rischio, decadono tutte le restrizioni all’entrata di chi proviene dallo spazio Schengen, compreso il divieto di importare beni per uso privato acquistati durante un viaggio effettuato esclusivamente per fare shopping (turismo dello shopping). Sono inoltre riaperti tutti i valichi di frontiera. L’Amministrazione federale delle dogane (AFD) continuerà a eseguire come al solito controlli basati sul rischio per impedire il contrabbando e la criminalità transfrontaliera.
Dal 15 giugno vige nuovamente la completa libertà di circolazione delle persone con tutti gli Stati UE/AELS e con il Regno Unito.
Ad eccezione di Bulgaria, Irlanda, Croazia, Romania e Cipro, tutti gli Stati UE appartengono anche allo spazio Schengen. Neppure il Regno Unito, cui l’Accordo sulla libera circolazione si applica ancora fino al 31 dicembre 2020, fa parte dello spazio Schengen. Per il momento questi sei Stati restano sulla lista dei Paesi a rischio anche dopo il 15 giugno, il che significa che l’entrata in Svizzera di cittadini di Stati terzi in provenienza da questi Paesi continuerà ad essere soggetta a restrizioni.
Allentamenti nei confronti degli Stati terzi in una prossima fase
Il Consiglio federale deciderà in un secondo tempo e d’intesa con gli Stati Schengen, in merito all’allentamento delle restrizioni d’entrata nei confronti di Paesi terzi.

AUSTRIA

A partire dal 16 giugno, le frontiere austriache saranno riaperte, oltre che con l’Italia, anche con tutti i Paesi UE, eccettuati Svezia, Spagna, Portogallo ed eccettuata, inoltre, la Gran Bretagna.

FRANCIA
Nell’ambito del progressivo alleggerimento delle misure di prevenzione alla diffusione del COVID-19, a partire dal 15 giugno sono abolite le restrizioni alla circolazione attraverso le frontiere interne (terrestri, aeree e marittime) dell’Unione Europea. Le persone provenienti dai paesi dell’Unione Europea, fra cui chi proviene dall’Italia (e da Andorra, Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco, Norvegia, San Marino, Svizzera e città del Vaticano), possono entrare in Francia senza restrizioni, come avveniva fino a prima del 18 marzo 2020. Non è più necessaria l’autocertificazione all’ingresso, ne’ sono richiesti periodi di isolamento domiciliare. Rimangono in vigore misure restrittive (quarantena) per chi proviene dalla Spagna e dal Regno Unito (per ulteriori informazioni: https://www.interieur.gouv.fr ). Restano invece chiuse le frontiere esterne all’area Schengen, per le quali le autorità francesi hanno annunciato una progressiva riapertura a partire dal 1 luglio.

POLONIA
A partire dal 13 giugno è nuovamente consentito l’ingresso in Polonia ai viaggiatori provenienti dai Paesi UE, per i quali viene meno l’obbligo di quarantena. Per tutti gli altri viaggiatori stranieri permane il divieto di ingresso, salvo alcune eccezioni.

SLOVENIA
Riaperti i confini con l’Italia. Compresi i valichi minori.