Progetti, opere e grandi idee: cosa si muove davvero in Lomellina?

Progetti, programmi, prospettive. Il 2019 si sta confermando un anno particolarmente intenso sotto questo punto di vista. Dalle problematiche legate al nuovo ponte sul Ticino fino alla riapertura, nel cuore di Vigevano, del cavalcavia La Marmora dopo tre anni di stop al traffico, passando per gli imminenti nuovi lavori. Tra cui quello a un altro cavalcavia, il Togliatti. L’intervento inizierà a fine agosto, ma rispetto a quanto previsto inizialmente sarà necessario chiudere completamente la struttura. Inizialmente si era parlato di traffico a senso alternato su una sola corsia. Questo in quanto Ferrovie dello Stato, dinanzi al programma ipotizzato dal Comune, ha consentito lavori per solo tre ore a notte nella porzione di cavalcavia che passa proprio sopra i binari. Le operazioni previste riguardano lo smantellamento del manto di impermeabilizzazione, per arrivare così alla soletta. Si procederà sollevando le travi per andare a rivedere i cuscinetti di appoggio tra gli elementi verticali e orizzontali. Il limite temporale è di 150 giorni, con la chiusura al traffico che dovrebbe durare tra i due e i tre mesi.

RIAPRE IL MASCAGNI
Terminati invece gli interventi previsti al sottopasso di via Mascagni, rimasto a sua volta temporaneamente chiuso al traffico. Una volta terminati i lavori di ristrutturazione e consolidamento, si è passati – le parole del primo cittadino, Andrea Sala – «al nuovo impianto luci, alla segnaletica e all’installazione dei portali segna altezza per impedire l’accesso ai mezzi superiori ai 2,30 metri». Il 13 agosto la riapertura ufficiale.

CITTADELLA DELLA SICUREZZA, IL PROGETTO
Cambiando ambito, recentemente la Giunta vigevanese ha approvato lo studio di fattibilità legato alla “Cittadella della sicurezza”. Sul tavolo la trasformazione dell’area della Brughiera (circa 10mila metri quadri), con la realizzazione delle nuove caserme di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza. Il tutto su una sorta di collinetta artificiale circondata dal verde. I costi? Si parla di 20 milioni euro, Iva e oneri per la sicurezza esclusi. Da sottolineare che lo studio di fattibilità parla del partenariato pubblico privato (Ppp) come della soluzione giusta per finanziare l’opera. Si attendono sviluppi in merito.

LO STORICO PONTE DI BEREGUARDO
Ma uscendo dai confini vigevanesi, nuovamente di ponti possiamo parlare spostandoci a Bereguardo. Sì, perché è ormai certo che lo storico ponte di barche potrà riprendere a galleggiare, dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte della conferenza di servizi, con di fatto la realizzazione di un elemento in pietra in grado di modificare l’andamento del fiume, con un rallentamento della velocità dell’acqua e dello spostamento della ghiaia. Si attende il disco verde da parte di Regione Lombardia e Sovrintendenza per procedere con l’iter. Il cantiere, salvo rallentamento, potrebbe aprire entro fine 2019, con un costo di 800 mila euro, 600 mila dei quali finanziati dalla stessa Regione. Termine dei lavori entro 24 mesi.