Panemi Service, la voglia di crescere c’è ma le strade della Lomellina frenano la competitività

Da 25 anni in prima linea nella vendita e assistenza nell’ambito di arte bianca, gastronomia e ristorazione. Attraverso un servizio che si occupa di progettazione, messa in opera e post-vendita, con l’obiettivo di fornire al cliente un “pacchetto” completo e, senza dubbio, qualificato. Parliamo di Panemi Service, realtà vigevanese nata sotto l’impulso della crisi economica vigevanese verso la metà degli anni Novanta: «Tutto ciò – racconta oggi uno dei titolari, Michele Linsalata – portò il nostro primo socio, Enrico Negri, che lavorava in un’azienda di macchine per calzature, a reinventarsi e proporsi in un ambito alternativo: pensò di proporsi per l’assistenza legata all’arte bianca». Era il 1994. «Con l’avvento del nuovo millennio – aggiunge Linsalata – mi coinvolse per cercare di fornire un servizio più ampio. Col tempo siamo cresciuti: da un piccolo ufficio ci siamo trasferiti in un capannone di circa 300 metri quadri, e dal 2014 siamo nell’attuale sede, di circa 750 mq (in Corso Novara, ndr). L’attività, anno dopo anno, ha preso sempre più piede, siamo riusciti a prendere in mano l’assistenza e vendita in alcuni gruppi della grande distribuzione, supportando anche i singoli artigiani. Si è quindi presentata l’esigenza di aumentare le unità, e nel 2007 è arrivato Paolo Freggi. Una volta andato in pensione Enrico Negri, in azienda è entrato il terzo socio, Paolo Maretti».

UNA SOCIETÀ DI PERSONE
«Siamo e restiamo una società di persone, siamo d’altronde ancora oggi una SNC. Nel tempo abbiamo acquisito la gestione di importanti marchi nel mercato della panificazione. Negli ultimi dieci anni, complice la crisi degli artigiani data anche dalla crescita della grande distribuzione, ci siamo spostati anche su ristorazione e piccoli bar. Oggi, oltre a noi tre, operano qui due dipendenti e una persona part-time».

E ancora: «Noi non costruiamo macchine – evidenziano in coro i tre titolari – forniamo al cliente il servizio di vendita e post-vendita. Siamo cresciti molto anche a livello professionale. Ma ci manteniamo, tuttavia, artigiani: crediamo che in questa fase il mercato non consenta un certo tipo di passo in avanti. La nostra prerogativa è quella di non abbandonare mai il cliente, e seguirlo richiede tempo e impegno. Non dimentichiamo, poi, che per espandersi occorre trovare personale qualificato, e oggi non è semplice nel nostro ambito. Fatichiamo a trovare giovani volenterosi».

LE STRADE SONO UN PROBLEMA: MILANO E’ PIÙ LONTANA DI GENOVA
«Il nostro campo d’azione – precisano Linsalata, Freggi e Maretti – si sviluppa prevalentemente nell’arco di 50-60 chilometri da Vigevano. Perché? Soprattutto per una questione di tempi. Non a caso abbiamo sempre ritenuto indispensabile il nuovo ponte sul Ticino, la Superstrada, la nuova autostrada su Vercelli. Noi andiamo direttamente dal cliente, e paradossalmente è più agevole oggi raggiungere Genova rispetto a Milano, che dista poche decine di chilometri. Questo va a gravare sul cliente stesso e sui costi organizzativi».

Nonostante tutto «continuiamo a puntare su un certo livello di qualità, e quindi spendiamo anche parte del nostro tempo nell’aggiornamento sia relativo alla parte commerciale che a quella tecnica. Crediamo sia determinante aggiornarsi, anche partecipando a fiere e saloni».

Capitolo 4.0. A che punto siamo nel settore? «Abbiamo riscontrato che in zona sono stati pochi i clienti ad aver aderito. A Vigevano addirittura zero, forse ne arriverà uno a breve. Si sono avvicinati a questa formula solamente clienti di un certo spessore, che hanno compreso l’utilità di questo sgravi relativi agli investimenti». Guardare al domani continua comunque, anche per Panemi Service, a essere un marchio di fabbrica: «Non potrebbe essere altrimenti. Le tecnologie e le competenze si evolvono. E noi dobbiamo restare al passo». Impossibile non essere d’accordo.