Missione in Oman alla scoperta di nuove frontiere per il business

Le missioni estere conoscitive, quelle che permettono di studiare da vicino l’interesse di uno specifico mercato nei confronti dei prodotti delle piccole e medie imprese locali, sono una componente fondamentale del servizio Estero/AreaBusiness di Confartigianato Artser. E la fiera – dal 25 al 27 marzo, a Muscat (capitale dell’Oman), si terrà “The Big Show Oman” – è ancora un valido strumento per entrare in confidenza con preferenze, gusti, esigenze e consuetudini di un popolo.

PERCHÉ ANDARE IN OMAN?
In Oman ci sarà anche Matteo Campari, del servizio export di Confartigianato Artser. Allo stand numero 3301, sarà lui ad illustrare ai potenziali buyer le eccellenze del territorio. Una presentazione “virtuale” attraverso una brochure curatissima nei dettagli e in grado, proprio per questo, di spiegare la cura, la qualità, l’attenzione che fanno grande il Made in Italy nel mondo.

Ma perché andare in Oman? Lo dice lo stesso Campari: «Confartigianato Artser ha tessuto rapporti di business ormai consolidati con la Germania (senza dubbio un mercato di riferimento per molte nostre imprese) e con il Canada (con questo Paese stiamo organizzando altre iniziative che prenderanno il via nel 2020). Ma sappiamo quanto il mondo stia cambiando velocemente e quanto le nostre eccellenze siano sempre più apprezzate ovunque. Da qui i due seminari sul Giappone (che si sono tenuti nei giorni scorsi a Gallarate e a Vigevano) e “The Big Show” in Oman: d’altronde il nostro compito è quello di cercare sempre nuove opportunità di business per le imprese. E ci sono mercati che è importante indagare proprio perché riservono opportunità interessanti».

UN PAESE GIOVANE CON UN’ECONOMIA CHE CAMBIA. E VUOLE CRESCERE
Un Paese giovane con un’età media molto bassa e alte potenzialità di sviluppo. A fare la differenza in Oman è il piano in atto che punta a diversificare la sua economia. Dotato sì di risorse petrolifere, ma non così abbondanti come lo sono quelle di alcuni suoi Paesi confinanti, questo Stato si è aperto al commercio internazionale e sta sviluppando diverse politiche per l’attrazione di capitali esteri. I vantaggi offerti dal Paese non sono pochi: la sua posizione geografica lo trasformerà, nei prossimi anni, in uno fra gli snodi logistici più importanti a livello mondiale (è situato sulla rotta marittima che unisce Africa e Asia), è considerato la “Svizzera del Golfo Persico” (grazie al turismo di personaggi famosi e alla presenza di Pmi che, oggi, rappresentano il 16% del suo Pil), non è soggetto a tensioni politiche.

I SETTORI NEI QUALI INVESTIRE
Il Made in Italy, nei settori della meccanica, chimica, alimentare, design, materiali per l’edilizia, è uno dei punti di forza. Ancora Campari: «Questo Stato sta investendo tempo e denaro per una pianificazione enorme in fatto di costruzioni e infrastrutture; dall’altro lato, però, è particolarmente attrattivo non solo per le imprese attive nella produzione di macchinari e nell’edilizia, ma anche per l’interior e outdoor design. Un asset importante, in Oman, è infatti proprio la progettazione e l’arredamento di alberghi e residenze di prestigio. Ecco perché le competenze delle nostre imprese sono particolarmente preziose per la valorizzazione dell’economia di questo Paese. La partecipazione al “The Big Show”, per le nostre aziende, è una prima assoluta sulla quale investire perché sappiamo quanto possa essere fertile l’Oman. Anche grazie ad una fiscalità agevolata e alla possibilità di costituire imprese a capitale misto con quota maggioritaria straniera (sino al 70% del capitale) per le imprese più grandi».