L’eco-casa vale 668 milioni di euro e noi siamo pronti a costruirla

Lavoro per le imprese, risparmio per le famiglie, ambiente più pulito. Sono gli obiettivi degli incentivi varati dalla Legge di Bilancio per favorire le ristrutturazioni, la riqualificazione energetica, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, la cura del verde.

Quattro filoni di intervento che per le piccole imprese valgono complessivamente, 688 milioni di euro all’annoConfartigianato, che ha fatto di tutto perché venissero inseriti nella manovra di bilancio, a questo punto alza il tiro: devono diventare incentivi permanenti.

Per sostenere un settore che sta innovando profondamente sé stesso per rispondere alle sempre più specifiche richieste del mercato. Come conferma Giovanni Chilese, uno degli imprenditori che ha guidato la delegazione di Confartigianato Imprese Varese a Klimahouse, la fiera che propone a Bolzano tutte le innovazioni per “costruire in chiave ecologica”.

«Una trasferta che dimostra la nostra sensibilità nei confronti dell’evoluzione del bene casa e una grossa responsabilità etica e civile nell’operare senza sprecare preziose risorse» premette. Dopodiché, come ovvio, il settore casa in generale – e quello dell’edilizia in particolare – è assai articolato, «e non tutti dimostrano la medesima sensibilità e responsabilità, anche nei confronti del cliente».

RISPARMIARE A LUNGO TERMINE
Il motivo? «La cultura del contenimento delle dispersioni energetiche e dello spreco di risorse è ancora relativamente diffusa, a tutto discapito non solo dell’ambiente ma anche della casa stessa». Perché se è vero che investire sull’eco-sostenibilità, su materiali innovativi per l’isolamento termico sempre più avanzati e sistemi per il ricambio dell’aria che evitano inutili perdite di calore, può avere un costo superiore rispetto agli impianti tradizionali, ma è altrettanto vero che il vantaggio non va misurato nel contingente, ma nel costo di esercizio complessivo dell’immobile» conclude Chilese.

PROFESSIONALITA’ COMPLEMENTARI
Anche per questo oggi si punta su vere e proprie filiere di professionisti (costruttori, impiantisti, installatori ecc) con competenze perfettamente complementari, «così da offrire ai clienti tutte le competenze necessarie a migliorare davvero gli edifici». Perché, se è vero che qualche nuovo c’è, oggi sono soprattutto le ristrutturazioni a fare le parte del leone.

E in questo senso gli incentivi introdotti dalla Legge di Bilancio rappresentano ormai da anni l’ossigeno fondamentale del settore.

Il 2018, tra l’altro, ha introdotto qualche variazione rispetto al 2018. Vediamole.

Per rimettere a nuovo casa, le detrazioni Irpef sono state confermate al 50% delle spese sostenute. Stessa percentuale di detrazione se si vuole rinnovare anche l’arredamento e gli elettrodomestici.

Lo sconto fiscale aumenta al 65% per gli interventi finalizzati al risparmio e all’efficienza energetica degli edifici.

Ma non è finita. Quest’anno, ha debuttato il cosiddetto bonus verde. Chi mette mano a giardini, terrazzi e balconi, anche condominiali, può godere di una detrazione Irpef del 36 per cento.

I bonus casa sono tra le misure più gradite a cittadini e imprenditori. Lo certifica una rilevazione di Confartigianato secondo la quale per rimettere a nuovo il patrimonio immobiliare, gli italiani hanno speso, negli ultimi 7 anni, qualcosa come 169 miliardi di euro.

In crescita soprattutto la richiesta di incentivi per gli interventi di risparmio ed efficienza energeticanel 2016 sono state presentate oltre 400mila domande, con un aumento del 21,5% rispetto al 2015.

I bonus casa sono utili alle famiglie, quindi, ma diventano fondamentali per le oltre 500mila Pmi del settore costruzioni alle prese con una crisi che non è passata. Tanto è vero che quest’anno produzione e occupati mostrano ancora segni negativi.

E allora la strada da seguire è quella di rendere permanenti e strutturali i bonus casa. In questo modo, oltre a rilanciare le imprese delle costruzioni, verrebbero alla luce le attività irregolari, con relativo maggior gettito per lo Stato, e si risparmierebbe energia con una più efficace azione di tutela dell’ambiente.

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