L’Automoto, un’istituzione che da cinquant’anni corre sulle due ruote dei Segale

Vendita, assistenza, riparazione di motocicli. Ma anche accessori e abbigliamento per appassionati e non solo. A Vigevano, L’Automoto è un’istituzione, con oggi in sella – è proprio il caso di dirlo – Massimo Segale, figlio di quel Luigi che ormai cinquant’anni fa inaugurò un’avventura destinata a lasciare il segno, tanto da meritare l’intitolazione di una via. Un cognome, Segale, che in città non può non essere associato a un marchio specifico: Honda, di cui è concessionario ufficiale.

Alle spalle c’è una storia davvero affascinante, che nasce nei primi anni Settanta: Luigi Segale apre infatti una propria attività come commerciante e meccanico. «Non aveva ancora la rappresentanza di un marchio preciso – racconta Massimo – trattava auto e moto, si mise anche in società con una persona che commerciava i classici barcè da usare sul Ticino». La prima sede è in via Valle San Martino, cui si aggiungono alcune aree espositive, ad esempio in corso Cavour e via San Giacomo: «Erano di fatto solamente delle vetrine con alcune moto in esposizione».

IL MONDO DELLE COMPETIZIONI
Un’avventura che si evolve presto: «Mio padre ha sempre avuto la passione per le competizioni, e così iniziò a realizzare trasformazioni, modifiche, elaborazioni sulle moto più in voga in quegli anni. È sempre stato associato a Honda, ma fece anche dei lavori su Kawasaki e Suzuki. Partì con trasformazioni per privati, e iniziò a farsi conoscere grazie alle sue capacità e probabilmente anche grazie a qualche pilota che, seppur privato, se la cavava bene», e quindi era riuscito a mettersi in mostra su quelle moto.

Un’attività che, strada facendo, si delinea quindi in maniera chiara verso le due ruote: «Decise di creare un qualcosa che fosse totalmente suo, e verso la fine degli anni Settanta iniziò a realizzare moto intere». Ed ecco l’incarico, da parte di Honda Italia, di formare un team corse che rappresentasse la sezione italiana del brand nelle competizioni: nasce la HIRT, Honda Italia Racing Team. «Mio padre sviluppava queste moto personalmente, con la collaborazione di alcuni tecnici, con meccanica Honda». Mezzi che presero parte con profitto a gare nazionali e internazionali: «Vinse diversi campionati italiani e ottenne alcuni buoni piazzamenti a livello internazionale. Fu responsabile della squadra fino all’82-83».

NUOVA SEDE E ULTERIORI SVILUPPI
Nel frattempo, la decisione di ampliare l’attività cittadina, divenendo concessionario esclusivo Honda: «Ci siamo trasferiti nell’attuale sede di via Galli nel gennaio del 1985, e da allora abbiamo sempre rappresentato questo marchio». Luigi Segale non ebbe più esperienze nel mondo delle competizioni, eccezion fatta per alcune piccole parentesi, ma portò sempre avanti la passione per le moto da corsa: «Costruì nel tempo altre tipologie di moto, voleva creare una moto stradale che fosse sua».

A inizio anni Novanta ecco due modelli interamente realizzati da Segale, motore a parte, omologati per la circolazione su strada: «Aveva creato un suo marchio, con le moto Segale Honda, che ebbero probabilmente più successo all’estero che in Italia. Erano sicuramente un prodotto di nicchia, realizzate in numero limitato, e vennero spedite in Europa, Giappone, Stati Uniti, Australia. L’obiettivo era quello di offrire moto da strada leggere, fatte con materiali esclusivi. In quegli anni era ancora possibile creare qualcosa di simile. Oggi, complici le stringenti normative, l’omologazione di una moto se la può permettere solo un grande costruttore. E poi i produttori creano moto da strada già così vicine a quelle da corsa che creare qualcosa di nuovo è davvero difficile. Senza dimenticare i costi – precisa il titolare – dar vita a una nuova moto a cifre abbordabili per il pubblico è impossibile. Più in generale, dalla metà degli anni Novanta non è più stato possibile fare cose simili, e perciò ci siamo concentrati sulla vendita di Honda e sull’assistenza anche per prodotti di altre case».

UNA STORIA CHE CONTINUA
Massimo Segale, classe 1984, di fatto è cresciuto all’interno dell’impresa di famiglia
: «Qui abbiamo anche l’abitazione, e quindi per me è stato naturale vivere sin da piccolo questa realtà. Già in adolescenza trascorrevo diverse ore dando una mano, nel pomeriggio o al sabato. Poi, dopo il diploma in ragioneria, ho subito iniziato a lavorare. Mi occupavo soprattutto di vendita, non avendo un’esperienza da meccanico formato».

Nel 2006 la scomparsa del signor Luigi, all’età di 76 anni: «A 22 anni mi sono trovato nella condizione di dover portare avanti da solo l’azienda, ma ho avuto la fortuna di avere al mio fianco mia madre e di aver potuto contare sull’esperienza dei nostri dipendenti storici, che di sicuro non hanno avuto bisogno del mio intervento. Io ho in sostanza sostituito la figura di mio padre in termini di vendita e rapporto con il pubblico a 360 gradi. Il 2006 ha rappresentato inevitabilmente una sorta di nuovo inizio. E oggi cerchiamo di andare avanti, con tutte le difficoltà che nell’epoca contemporanea le imprese devono affrontare, puntando a garantire ai clienti il miglior servizio possibile».

La denominazione “L’Automoto” è rimasta tale nel tempo: «Pur non trattando ormai da decenni le auto, abbiamo ritenuto di non modificarla perché in fondo ha un valore storico». Non mancano partecipazioni speciali a eventi promozionali e contest promossi dalla casa madre: «Facendo parte della realtà Honda, rientriamo in una grande famiglia che alle volte ci coinvolge in eventi e attività con altri colleghi concessionari. Ci capita di preparare e sviluppare moto a scopo direi quasi ricreativo, di immagine».