La Camera approva lo Statuto delle Imprese

Il 3 novembre scorso la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità il testo denominato:
Norme per la tutela della libertà d'impresa – Statuto delle imprese

Il provvedimento – frutto di diverse proposte di iniziativa parlamentare iniziate nel 2008 – definisce lo Statuto delle imprese e dell'imprenditore e fissa una serie di principi di carattere generale come la libertà di iniziativa economica, un contesto normativo certo, la progressiva riduzione degli oneri amministrativi, trasparenza ed equità nell'accesso al credito.

Queste disposizioni recepiscono i principi dello Small Business Act varato dall’Unione Europea e riconoscono il ruolo economico e sociale delle micro e piccole imprese, vale a dire il 94,7% delle imprese italiane, che rappresentano il 58,5% della forza lavoro e contribuiscono per il 60% alla ricchezza prodotta nel Paese.

“Lo Statuto rappresenta un importante passo in avanti, una cornice di principi che devono essere attuati subito affinché gli imprenditori possano toccarne con mano gli effetti positivi”.   
Così ha commentato l’approvazione del provvedimento il Presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, Stefano Bellati.

“In questo drammatico momento di crisi – ha continuato Bellati –lo Statuto rappresenta un segnale di fiducia per le piccole imprese, una risposta allo strapotere dell’economia di carta. Abbiamo un’arma e dobbiamo usarla subito per modificare l’approccio dello Stato alle piccole imprese e liberarle da costi e vincoli che ne comprimono le potenzialità”.

“Confartigianato – ricorda Bellati –ha fortemente sollecitato le disposizioni contenute nello Statuto, e fin dall’inizio, ha fornito un contributo di proposte all’On. Raffaello Vignali, ‘padre’ dello Statuto delle imprese. Proprio per questo ne vogliamo vedere immediatamente i risultati concreti; ad esempio nella rapida applicazione della direttiva europea in tema di ritardi di pagamento.              
Gli imprenditori hanno aspettato anche troppo, devono essere certi che trascorsi 30 o 60 giorni scatteranno sanzioni e indagini dell’Antitrust per le Pubbliche Amministrazioni e per i clienti cosiddetti cattivi pagatori”.

Il Presidente ritiene fondamentale attuare immediatamente i principi sulla proporzionalità e gradualità nell’introduzione di nuovi adempimenti in base alla dimensione ed al settore merceologico dell’impresa, e sul divieto di introdurre nuovi oneri regolatori e amministrativi prima che ne siano stati ridotti o eliminati altri.

Bellati infine si è detto soddisfatto sia per la misura che prevede una riserva del 60% degli incentivi alle PMI di cui almeno il 25% è destinato alle micro e piccole imprese e la proroga della delega al Governo sulla riforma degli incentivi.

Qui di seguito potete scaricare la parte tecnica allegata alla circolare confederale e l'intero atto parlamentare.