Italian Converter, scommessa anti-Covid vinta: sono made in Vigevano le FFp2 sicure e certificate

Mascherine Ffp2 made in Italy, molto più comode delle classiche in commercio di importazione e, soprattutto, estremamente più sicure. Tra un mese approderanno anche su Amazon, la principale piattaforma di vendita sul web. La linea Protex di Italian Converter è una scommessa vinta. Oltre a Italian Converter sono circa una decina le altre aziende in Italia che producono lo stesso modello attraverso un ente certificatore italiano. L’azienda tessile a Vigevano, nata nel 1994, produce tessuti innovativi per calzatura, pelletteria, abbigliamento e arredamento. Con i suoi cento dipendenti è leader del settore.

L’idea è stata automatica dodici mesi fa, quando i dispositivi di protezione individuale proprio non si trovavano e (quasi) era psicosi.

La gestazione è durata qualche mese: le prime produzioni sono arrivate solo a novembre. Godono della certificazione Europea CE 0477 rilasciata da Eurofins di Torino. Ne è valsa la pena aspettare. Al di là dell’estetica, che non si può mettere da parte (i colori le rendono molto più belle delle “classiche” mascherine Ffp2), ciò che conta è la sicurezza e la comodità, come il nasello regolabile e materiali supersoft. La capacità filtrante è del maggiore del 94 %, le mascherine Protex sono idrorepellenti e resistenti alle gocce lipidiche.

DIECIMILA MASCHERINE AL GIORNO
«La decisione di investire in questa direzione ha semplicemente preso atto, nello scorso marzo, di una falla nel mercato – spiegano l’amministratore delegato di Italian Converter, Costantino Karazissis e il general manager, Stefano Bosisio – e, vista la nostra esperienza nel tessile, è stato abbastanza semplice riconvertire parte della produzione. Avrebbe dato una mano a tutti, anche a noi. L’obiettivo era essere più professionali possibili, distinguerci dai sottoprodotti realizzati all’estero. Garantire comfort, traspirabilità, sicurezza nell’indossarla e, quando possibile, anche estetica». Italian Converter produce di media 10 mila mascherine al giorno, che si affiancano alla normale attività. Nei momenti di bisogno i pezzi possono raddoppiare, arrivando a 20 mila. Per ora non è possibile acquistarle privatamente. Italian Converter rifornisce ditte, farmacie, parafarmacie. Dal mese prossimo approderanno anche su Amazon, per permettere un acquisto più snello anche da parte di privati.

LA STESSA SICUREZZA DEL FFP3
«Riteniamo – proseguono Karazissis e Bosisio – che sia anche una questione di responsabilità. La nostra è un’attività economica, ma non vuol dire che dobbiamo fornire materiale scadente. Le nostre mascherine della linea Protex hanno la stessa sicurezza dei modelli Ffp3, quelle da quattro a sei strati. A differenza delle classiche mascherine chirurgiche, queste Ffp2 costituiscono dispositivi di protezione individuale e non di semplice prevenzione per aziende e ospedali: per questo stiamo per donarne uno stock ai reparti Covid dell’ospedale civile di Vigevano, dell’istituto clinico Beato Matteo di Vigevano, dell’ospedale di Voghera, del policlinico San Matteo di Pavia, del San Raffaele di Milano e degli Spedali Civili di Brescia».

Entrando nella “camera bianca” di produzione si nota l’attenzione assoluta dei due operai specializzati. Ogni mascherina viene controllata singolarmente, e gettata se non rispetta gli standard.

Sullo stesso filone si inseriscono i guanti Protex della linea “silver”, completamente traspiranti e privi di cuciture. In un’epoca in cui stringersi la mano è quasi un’eresia, indossarli permette questo gesto liberatorio. Lavabili e riutilizzabili, sono classificati come dispositivo medico di classe I.