Giovani Smart trova il talento e nuovi “under” entrano nel mercato del lavoro

Grazie al Comune di Vigevano, con la collaborazione di Confartigianato Lomellina dal punto di vista della logistica, del reperimento degli spazi e dei docenti che si sono prestati, alcuni ragazzi demotivati adesso hanno una prospettiva seria. Senza questo corso gratuito nessuno si sarebbe mai accorto del suo talento sconfinato. Questo esempio spiega tutto.

Adesso il giovane aspirante orafo, che ha offerto prestazioni non comuni per un principiante, potrebbe venire assunto da un’importantissima società del lusso con sede a Milano. Il resoconto del progetto Giovani Smart, a Vigevano, non può che partire da qui, da un ragazzo che la società rischiava di “perdere” e che ora ha imparato un mestiere. Lanciato dall’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Vigevano di Daniele Semplici, supportato da Confartigianato Lomellina e dalla cooperativa Start, vedrà il suo culmine in un grande evento giovedì 22 giugno nella sala dell’Affresco del castello di Vigevano, dalle 10 alle 17.

Lì, a ingresso libero, ver ranno esposte al pubblico le creazioni dei ragazzi partecipanti, e verranno consegnati loro gli attestati di partecipazione, oltre a una targa commemorativa. «L’obiettivo di questi laboratori svoltisi tra aprile e maggio – ha spiegato Semplici – era quello di coinvolgere i “neet”, cioè quei giovani che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in corsi di formazione. Sono più di quanto crediate. Abbiamo proposto tre corsi: orafi, writer (cioè graffiti e murales) e design di calzature. Quest’ultimo aveva soltanto due iscritti ed è stato soppresso. Gli altri sono andati a gonfie vele, con 25 partecipanti totali.

Il più giovane aveva 17 anni, il più “over”, 30. Tutti vigevanesi. Due formatori, Massimiliano Gattignolo, in arte Zyp, per i murales, e l’orafo Roberto Orsenigo. Due psicologhe (Irene Venturi e Sara Villani) e due luoghi, l’istituto Negrone gentilmente concesso dalla Diocesi e la Fondazione Roncalli, a cui siamo grati. Per far capire la riuscita di questi corsi, basta specificare come siano stati i ragazzi stessi a chiedere lezioni aggiuntive. Quindi il progetto è andato avanti anche più del previsto».

E l’obiettivo è quello di ripeterlo a cadenza regolare, già dal 2024. «Ma – ha chiarito l’assessore – sarà necessario reperire fondi». Per ora ci ha pensato Regione Lombardia. Da un’idea sulla carta nata lo scorso anno, da una vera e propria scommessa, il progetto è diventato realtà. C’è quella storia, quella di questo ragazzo che ha trovato la propria strada, accorgendosi delle sue doti innate come disegnatore di oggetti con metalli preziosi. Il suo futuro sembra roseo. Un anno fa, chi lo avrebbe mai detto? «Certo, alcuni – conclude Semplici – hanno mollato strada facendo, ed era ovvio. Ma soltanto recuperarne uno sarebbe già stato un ottimo traguardo. Figurarsi trovare un fuoriclasse. Giovedì 22 capirete il gran lavoro fatto: vorrei vedere la sala piena». Grechi aggiunge: «Il supporto di Confartigianato, di tipo soprattutto etico, visti i finanziamenti regionali, è stato comunque importante. Questi risultati ci rendono orgogliosi».