Gambolò congela le tasse e pensa al futuro di imprese e famiglie

#inchieste #tassazione Nuova puntata del nostro viaggio nella tassazione del territorio. Tappa, questa volta, a Gambolò, 9.896 abitanti stando ai dati Istat datati 31 dicembre 2018. Si tratta del terzo centro più popoloso della Lomellina alle spalle di Vigevano e Mortara, e del sesto a livello provinciale (considerando quindi anche Pavia, Voghera e Stradella). L’impegno dell’amministrazione comunale, in sella dalla primavera del 2017, ha condotto verso un mantenimento delle tariffe in essere. Facciamo il punto della situazione.

Per quanto concerne l’Imu, l’aliquota applicata del 10,6 per mille è in vigore dal 2013, ed è stata soggetta al blocco degli aumenti dei tributi locali fino allo scorso 31 dicembre. Nell’anno in corso, pur a fronte del via libera agli incrementi, non vi sono state variazioni. «E non prevediamo aumenti, con riferimento al bilancio triennale 2019-2021» aggiunge il vicesindaco Antonello Galiani. Da segnalare che è stata confermata, con riferimento all’esercizio finanziario 2019, «la detrazione per abitazione principale, applicabile esclusivamente alle abitazioni di Cat. A/1, A/8 e A/9, agli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) e agli eventuali immobili di edilizia residenziale pubblica», nell’importo di 200 euro.

Un altro approfondimento lo merita la Tari. «Le tariffe – precisa Galiani – sono determinate annualmente sulla base dei costi risultanti nel piano finanziario. E il Comune ha regolamentato alcune agevolazioni. In primis una riduzione del 50% per le famiglie ove sia presente un invalido al 100% o grave; inoltre è stata posta in essere una riduzione del 20% per le attività quali bar, fioristi, pescherie e non solo, che hanno patito un forte aumento a seguito dell’applicazione della Tari stessa».

Tasi: anche in questo non si registrano incrementi, «e non ne prevediamo. Inoltre abbiamo mantenuto l’azzeramento di tutte le aliquote ad eccezione delle case di lusso.

L’addizionale Irpef, per concludere, è dello 0,8 per mille, sostanzialmente in linea con gran parte dei comuni lomellini, a partire dalla stessa Vigevano. «Più in generale – sottolinea in chiusura il vicesindaco – l’obiettivo che come amministrazione ci siamo posti è quello di proiettare Gambolò verso il futuro. Per le famiglie, ma anche ovviamente per le imprese e per contribuire al rilancio del territorio. Questo è possibile certo attraverso il contenimento della tassazione, ma anche dando vita a progetti che guardino al domani, tra cui l’app scaricabile da tutti i cittadini e che consente un’interazione in tempo reale con il Comune. Senza dimenticare il fronte della sicurezza, e anche qui stiamo puntando alle nuove tecnologie, e quello dei lavori pubblici, penso alle fognature ma non solo». Situazione in divenire, quindi. E Gambolò, direbbe qualcuno, c’è.

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