Fine del lockdown in 4 fasi: tutto quello che si può fare dal 27 aprile al primo giugno. Si riparte dall’export

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in conferenza stampa le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase due”.

Le misure introdotte dal nuovo Dpcm per il contenimento del contagio da Covid-19 avranno valenza dal 4 maggio e per le successive due settimane.

A partire dal 4 maggio potranno  riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso. Per queste categorie, già a partire da oggi, 27 aprile, sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori.

Per quanto riguarda le attività di ristorazione, oltre alla consegna a domicilio, sarà consentito il ritiro del pasto (take away) da consumare a casa o in ufficio.

Previste regole più stringenti per chi ha febbre sopra i 37.5 gradi e sintomatologie respiratoria: obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico.

GLI SPOSTAMENTI
Per quanto riguarda gli spostamenti, questi saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione.

LE MASCHERINE
Sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi pubblici al chiuso. «Possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso».

I PARCHI PUBBLICI
Sarà consentito l’accesso ai parchi pubblici rispettando la distanza e regolando gli ingressi alle aree gioco per bambini, fermo restando la possibilità da parte dei Sindaci di precludere l’ingresso qualora non sia possibile far rispettare le norme di sicurezza. Per quanto riguarda le cerimonie religiose, saranno consentiti i funerali, cui potranno partecipare i parenti di primo e secondo grado per un massimo 15 persone.

LE ATTIVITÀ SPORTIVE
Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, a partire dal 4 maggio saranno consentite le sessioni di allenamento a porte chiuse degli atleti di sport individuali.

Restano «sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi».

MUSEI E BIBLIOTECHE
Da 18 maggio riapriranno musei, biblioteche e negozi al dettaglio. Restano invece chiusi impianti sciistici, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi e scommesse, discoteche e locali, scuole.

Dal primo giugno, infine, riapriranno parrucchieri, barbieri ed estetiste, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie.

Le scuole rimarranno chiuse fino alla fine dell’anno scolastico, solo gli esami di Stato saranno fatti in presenza.

CHI RIAPRE DAL 27 APRILE

In attesa delle riaperture del settore manifatturiero e delle costruzioni previste il 4 maggio, da lunedì 27 aprile intanto potranno ripartire in tutto il paese le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export e le aziende del comparto costruzioni, solo per i cantieri su dissesto, scuola, carceri e edilizia residenziale pubblica. Lo prevede una nota inviata domenica 26 aprile dai ministeri dello sviluppo, della salute e delle infrastrutture al ministro degli interni Lamorgese per chiarire i margini dei prefetti nelle more del 4 maggio: si spiega che le «attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale» per le quali è necessaria una semplice comunicazione ai prefetti (che possono ex post bloccare le attività se riscontrano assenza dei requisiti) non sono da intendersi solo quelle relative ai settori coperti dalla normativa sul golden power ma «quelle attività produttive orientate in modo prevalente alle esportazioni, il cui prolungamento della sospensione rischierebbe di far perdere al nostro paese quote di mercato» (come ad esempio moda e legno-arredo), nonché le attività nel settore delle costruzioni relative a «scongiurare il rischio di dissesto idrogeologico del territorio e relative ai settori dell’edilizia residenziale pubblica, dell’edilizia scolastica e dell’edilizia penitenziaria». Ovviamente la ripresa o la continuazione delle attività «deve avvenire nel rispetto delle previsioni di cui ai protocolli su sicurezza e cantieri del 24 aprile 2020».

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Tra misure illustrate dal premier Conte anche una serie di prescrizioni per la ripresa delle attività nelle aziende, posto che rimane sempre preferibile lo Smart working laddove ce ne sia la possibilità.

COME GESTIRE L’ATTIVITÀ IN AZIENDA
Per la gestione dell’ingresso e dell’uscita dei dipendenti delle imprese «si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa). Dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni».

In azienda «non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali». Lo prevede il Dpcm. «Gli spostamenti all’interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work».

Inoltre, «il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l’impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo: l’addetto all’emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso di necessità; il carrellista può continuare ad operare come carrellista)».

«L’articolazione dell’orario di lavoro differenziato con ampie finestre di inizio e fine di attività lavorativa è importante per modulare la mobilità dei lavoratori e prevenire conseguentemente i rischi di aggregazione connesse alla mobilità dei cittadini. Anche la differenziazione e il prolungamento degli orari di apertura degli uffici, degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici e delle scuole di ogni ordine e grado sono, altresì, un utile possibile approccio preventivo, incoraggiando al tempo stesso forme alternative di mobilità sostenibile».

Tutti i protocolli per la sicurezza anti-contagio da Coronavirus siglati o aggiornati in questi giorni con le parti sociali vengono allegati al nuovo Dpcm per la ‘Fase 2’ delle riaperture, diventando parte integrante delle nuove regole che andranno rispettate a partire dal 4 maggio.

PROTOCOLLO SINDACATI-IMPRESE. Aggiornato il 24 aprile l’accordo già siglato il 14 marzo, si va dall’utilizzo delle mascherine per chi condivide spazi comuni al distanziamento delle postazioni, dalle sanificazioni degli ambienti al ricorso allo smart working. Previste anche sanzioni, con la sospensione temporanea per le imprese che non applicano le regole.

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PROTOCOLLO CANTIERI. Anche sui cantieri misurazione della temperatura prima dell’accesso, presidio sanitario per i cantieri di grandi dimensioni (oltre 250 unità), accesso agli spazi comuni (comprese mense e spogliatoi) contingentato, con ventilazione continua dei locali, tempo di sosta ridotto e distanza di 1 metro tra le persone.

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PROTOCOLLO TRASPORTI E LOGISTICA. Distanza di almeno un metro, sanificazione degli ambienti, dispenser per il disinfettante sono solo alcune delle regole per le aziende del trasporto e della logistica, oltre che per i passeggeri dei mezzi di trasporto. Dagli aerei ai treni al tpl, separazione entrata e uscita. mascherine (anche di stoffa) e distanziamento sono la priorità, oltre ai marker sui sedili per garantire il distanziamento sui mezzi. Sui taxi, infine, mascherine, distanziamento sui sedili (per le vetture a sei posti, vanno occupati due sedili per fila) e l’invito a dotare le vetture di apposite paratie.

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«La mancata attuazione dei protocolli che non assicuri adeguati livelli di protezione – si legge nel Dpcm – determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza».

CONSULTA IL DPCM 26 APRILE 2020CONSULTA IL DPCM 26 APRILE 2020

Questa la lista dettagliata delle attività consentite e codici Ateco contenuti negli allegati del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte.

Ipermercati Supermercati Discount di alimentari; Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari; Commercio al dettaglio di prodotti surgelati; Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici; Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2); Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4). Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico; Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari; Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione; Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici Farmacie; Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica; Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale; Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici; Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia; Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento. Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini; Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet; Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione; Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono; Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici; Commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria; Commercio al dettaglio di libri; Commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati; Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzantii; Servizi per la persona Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia; Attività delle lavanderie industriali; Altre lavanderie, tintorie Servizi di pompe funebri e attività connesse.

Questi i codici Ateco:

01 coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi

02 silvicoltura ed utilizzo di aree forestali

03 pesca e acquacoltura

05 estrazione di carbone (esclusa torba)

06 estrazione di petrolio greggio e di gas naturale 07 estrazione di minerali metalliferi

08 estrazione di altri minerali da cave e miniere

09 attività dei servizi di supporto all’estrazione

10 industrie alimentari

11 industria delle bevande

12 industria del tabacco

13 industrie tessili

14 confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia

15 fabbricazione di articoli in pelle e simili

16 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio

17 fabbricazione di carta e di prodotti di carta

18 stampa e riproduzione di supporti registrati

19 fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

20 fabbricazione di prodotti chimici

21 fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici

22 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche

23 fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

24 metallurgia

25 fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)

26 fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi

27 fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche

28 fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca

29 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi

30 fabbricazione di altri mezzi di trasporto

31 fabbricazione di mobili

32 altre industrie manifatturiere

33 riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature

35 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

36 raccolta, trattamento e fornitura di acqua

37 gestione delle reti fognarie

38 attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali

39 attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti

41 costruzione di edifici

42 ingegneria civile

43 lavori di costruzione specializzati

45 commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli

46 commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

49 trasporto terrestre e trasporto mediante condotte

50 trasporto marittimo e per vie d’acqua

51 trasporto aereo

52 magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti

53 servizi postali e attività di corriere

55 alberghi e strutture simili

58 attività editoriali

59 attività di produzione, post-produzione e distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, registrazioni musicali e sonore.

60 attività di programmazione e trasmissione

61 telecomunicazioni

62 produzione di software, consulenza informatica e attività connesse

63 attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici

64 attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni e i fondi pensione)

65 assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie)

66 attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative

68 attività immobiliari

69 attività legali e contabilità

70 attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale

71 attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche

72 ricerca scientifica e sviluppo

73 pubblicità e ricerche di mercato

74 altre attività professionali, scientifiche e tecniche

75 servizi veterinari

78 attività di ricerca, selezione, fornitura di personale

80 servizi di vigilanza e investigazione

81.2 attività di pulizia e disinfestazione

81.3 cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole)

82 attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese

84 amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria

85 istruzione

86 assistenza sanitaria

87 servizi di assistenza sociale residenziale

88 assistenza sociale non residenziale

94 attività di organizzazioni associative

95 riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa

97 attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico

99 organizzazioni ed organismi extraterritoriali.