Energia e gas, troppe “telefonate-bufala”. L’allarme di Confartigianato alle imprese

Energia e gasChiamano, si spacciano per presunti operatori di società di vendita di energia e gas e si dimostrano particolarmente informati. Anzi, troppo informati, al punto da conoscere il nome del precedente fornitore dell’impresa, i dati necessari a concludere una fornitura e, in alcuni casi, addirittura gli Iban bancari.

Non è fantascienza ma un’amara realtà che lede tutti i principi del libero mercato quella segnalata nelle ultime settimane anche da diverse imprese della provincia di Varese, tempestate da chiamate sulle quali ora dovranno pronunciarsi Garante della Privacy, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e l’Autorità di Regolazione Energia, Rifiuti e Ambiente.

«Nel libero mercato – è la posizione di Confartigianato Imprese– è legittimo contattare i clienti, e quindi le imprese, per proporre i propri servizi. Ciò che non è legittimo e che, chi contatta i clienti, sia a conoscenza di informazioni riservate. Anche per questo chiediamo a tutti di segnalare tali anomalie».

Insomma, è una questione delicatissima quella delle “telefonate-bufala” di fine anno, anche perché di mezzo ci sono forniture essenziali come il gas e l’elettricità. Cerchiamo allora di capire come si svolgono le chiamate oggetto di allerta. Intanto, il più delle volte, chi sta dall’altra parte della cornetta si dice a conoscenza del fatto che l’impresa contattata sia stata fornita da un venditore ormai in liquidazione. Circostanza vera, nulla da eccepire. Peccato che invece sia falsa l’indicazione di un fornitore subentrante, il più delle volte presentato come quello per cui lavora il sedicente venditore.

Sempre negli ultimi giorni sono state messe in circolazione comunicazioni che pubblicizzano la vendita di elenchi di clienti business di Eviva, indicati come clienti pregiati che a breve dovranno effettuare la scelta di un nuovo fornitore.

«A questo punto – concludono da Confartigianato Imprese – contiamo sulla collaborazione degli operatori di gas ed elettricità che si considerano parte lesa, sulle proprie agenzie e sul pronto intervento delle Istituzioni, ciascuno per quanto di competenza. Se vogliamo veramente creare un clima di fiducia nel mercato è necessario avviare una riflessione urgente per impedire che questi fenomeni si ripetano anche in futuro».

Come dire: il libero mercato c’è, ma va rispettato, così come il cliente e tutto ciò che attiene al suo profilo di riservatezza. E, su questo, si presume che gli sviluppi non mancheranno.

Per tutte le informazioni vi consigliamo di rivolgervi al nostro Cenpi (Confartigianato Energia per le Imprese):

ERNESTO QUAGLIA – CONSULENTE TECNICO CEnPI – AREA LOMELLINA
ernesto.quaglia@artser.it
tel. 0381 907719