Edera, 50 anni di colle e calzature: «Il mondo è cambiato, un tempo si lavorava nei fine settimana…»

Da cinquant’anni un riferimento per chi opera nel settore calzaturiero. Perché tra gli elementi spesso non visibili del prodotto finito, ci sono anche colle, adesivi, solventi, prodotti per finissaggio. Edera, a Vigevano, si occupa di questo. E in sella ancora oggi c’è colui che l’azienda la fondò: Attilio Rossetti, che nei giorni scorsi è stato premiato proprio da Confartigianato Imprese Lomellina per i 50 anni di attività. Un percorso lungo e intenso.

SACRIFICI E SODDISFAZIONI
Una storia, questa, nata nel 1969: «Ritirai un’azienda che, in corso Genova, in una cantina si occupava già di colle – racconta Attilio – mi trasferii quindi in via Madonna Sette Dolori e infine qui, in via Santa Maria, all’interno di un locale (di 1600 mq, ndr) che era dell’Ursus Gomma, venivano realizzati pavimenti di linoleum. Siamo così arrivati ai giorni nostri, sempre con qualche piccolo passo avanti». In dieci lustri, innegabilmente, è cambiato il mondo. E questo territorio forse più di altri: «Un tempo si lavorava tanto, anche nel fine settimana. I sacrifici erano notevoli, ma in fondo anche le soddisfazioni. Iniziai da solo, quindi si aggiunsero un primo e a seguire un secondo operaio. Nel ’79 entrò in azienda mia moglie Laura, nel 2009 mio figlio Alessandro. Oggi siamo noi tre a gestire l’attività».

DA VIGEVANO AL GIAPPONE
Ancora sul percorso professionale: «Iniziai a lavorare a 15 anni al calzaturificio Pupa di viale dei Mille , all’epoca vi trovavano impiego mille persone. Dopo qualche anno chiuse, e mi trovai a dover ricominciare da capo. Feci così per quattro anni il rappresentante, e poi decisi di rischiare, lanciandomi in questa nuova avventura. In fondo, in cuor mio, ero sicuro di farcela».

Idee chiare e intraprendenza, insomma: «Ho sempre cercato di ampliare l’offerta, di realizzare prodotti nuovi. Mi trovai a ritirare sette diverse imprese vigevanesi che chiusero, parliamo di piccoli artigiani. Da ognuna di queste attività mi arrivano idee e prodotti diversi, che hanno consentito a Edera di restare al passo coi tempi». Tra i clienti, non solo realtà locali e italiane: «Sin dagli anni Settanta – racconta la signora Laura – serviamo un cliente in Giappone. Negli anni Novanta c’è stato il boom della Russia, oggi abbiamo anche qualcosa in Spagna e in Svizzera».

Cosa aspettarsi dal futuro? «Le prospettive non sono delle migliori – prosegue Attilio Rossetti – non nascondo che sia difficile andare avanti, per la crisi perdurante del settore calzaturiero ma anche per quelle spese fisse che restano tali a prescindere dalla mole del lavoro e quindi dei guadagni. Purtroppo ho visto fallire moltissime imprese, ma non ho mai voluto acquistare all’asta i loro macchinari o prodotti. Farlo mi avrebbe lasciato dentro una sensazione spiacevole».

IL SETTORE
Oggi spiccano, tra i prodotti di Edera, la colla per contrafforti e il riempimento di sughero, adatto per livellare il fondo prima dell’applicazione della suola, «utilizzabile per calzature da uomo di qualità – evidenzia Alessandro – ma anche per il settore dell’antinfortunistico. Il sughero, inoltre, si presta a molte applicazioni anche non legate prettamente alla scarpa. Ad esempio, so di una persona che, per realizzare un’armatura in cuoio per il Palio di Vigevano, ha utilizzato proprio il riempimento di sughero per irrigidire l’armatura stessa. Tra le tendenze di oggi ci sono anche le colle colorate, ma spesso la colorazione viene effettuata direttamente dall’azienda che effettua l’ordine». Un’azienda familiare, questa, con i piedi ben piantati per terra: «Non potrebbe essere altrimenti. Il momento è quello che è…».