Economia circolare, le Pmi sono pronte: una su due fa investimenti “green”.

Le piccole imprese si stanno attrezzando alle sfide della riduzione dell’impatto dei rifiuti sull’ambiente come evidenziato nei primi risultati di un sondaggio su 780 imprese lombarde sulla gestione rifiuti e la vocazione al riciclo realizzato a maggio 2019, elaborati dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia. In particolare la rilevazione evidenzia che una impresa su due (46,6%) ha adottato, o adotterà in prossimo futuro, almeno una dellsoluzioni specifiche di economia circolare. Inoltre il 19% delle imprese intervistate ha effettuato negli ultimi 4 anni uno o più investimenti green – in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e/o minor impatto ambientale. Nel dettaglio il 56,6% di queste imprese green ha effettuato investimenti per ridurre i consumi di energia, il 44,3% ha acquistato mezzi di trasporto a minor impatto ambientale, il 26,1% ha effettuato la riqualificazione energetica degli edifici e il 12,9% ha è intervenuto sui consumi di acqua.

Negli ultimi 5 anni più di una micro-piccola impresa su dieci (12,8%) ha innalzato il grado di riciclabilità, durevolezza e riparabilità dei propri prodotti/semilavorati; circa i due terzi (62,6%) di queste si sono attivate in modo consapevole servendosi di consulenze dedicate e/o di ricerche ad hoc, l’11,9% è intervenuto a seguito della richiesta del committente, mentre il 25,5% ha realizzato interventi non pianificati,

Per incrementare il grado di circolarità dei prodotti nel 49,4% dei casi le Mpi hanno rivisto e migliorato la scelta delle materie prime, nel 33,9% dei casi le modalità di gestione dei rifiuti, nel 30,4% dei casi i processi produttivi e nel 20,9% dei casi la progettazione dei prodotti.

Scegliere di essere pro-ambiente, sviluppando investimenti green, richiede risorse che rischiano di venire immobilizzate dalla forte dinamica dei costi di gestione dei rifiuti: le imprese lombarde intervistate segnalano una crescita media del 20% dei costi per lo smaltimento dei rifiuti negli ultimi 5 anni, un segnale che risulta superiore alla dinamica delle tariffe per le famiglie rilevata in media nazionale.