Dl Coronavirus Ter, decreto al rush finale: le anticipazioni sulla manovra anti crisi. Arera ferma i distacchi

Al rush finale la discussione sul DL Coronavirus Ter, il decreto economico che dovrà sbloccare una prima parte dei 25 miliardi di euro di interventi per l’emergenza che il governo ha ottenuto di poter utilizzare in deficit, dopo il voto di mercoledì in Parlamento. Rispetto ai 12 miliardi annunciati dal ministro dell’economia Roberto Gualtieri, il conto del decreto dovrebbe salire fino a 15-16 miliardi. Oggi è previsto il confronto tra il governo e le parti sociali, imprese e sindacati, in cui si parlerà anche dei protocolli di sicurezza nelle fabbriche, a tutela della salute di quei lavoratori che non possono usufruire dello smart working. Tra stasera e domani, invece, è attesa la riunione del Consiglio dei ministri che approverà le misure contenute nel decreto legge a cui sta lavorando il ministro dell’economia Roberto Gualtieri. I tempi tuttavia sono stretti, viene spiegato, visto l’imminenza di alcune scadenze fiscali, a partire dai versamenti Iva previsti per il 16 marzo che dovrebbero essere sospesi con il decreto.

FISCO

  • Sospensione del versamento IVA, ritenute e contributi per contribuenti fino a 400mila euro di fatturato per prestazioni di servizi e fino a 700mila euro per cessione di beni e servizi
  • Sospensione dei termini dell’attività di Agenzia Entrate e Riscossione e sospensione dei termini previsti da cartelle, per saldo e stralcio e rottamazione-ter, sospensione dell’invio di nuove cartelle e di tutti gli atti esecutivi
  • Proroga dei termini decadenziali in materia previdenziale e assistenziale

CREDITO

  • Sospensione fino a 18 mesi delle rate per mutui ipotecari per difficoltà connesse all’emergenza coronavirus, anche in caso di sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno trenta giorni, anche in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito
  • Nuove regole per il fondo di garanzia per le Pmi. Per sei mesi la garanzia sarà concessa gratuitamente, l’ammissione alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito ma con paletti, l’allungamento nell’ipotesi di moratoria o sospensione del finanziamento, possibilità di cumularla con altre forme di garanzia, anche ipotecaria. Per la modifica del Fondo vengono stanziati 50 milioni di euro. La bozza prevede anche la possibilità di accrescere lo spessore della tranche junior garantita dal Fondo a fronte di portafogli destinati ad imprese/settori/filiere maggiormente danneggiati dall’epidemia. La garanzia sarà gratuita e quindi sarà sospeso l’obbligo di versamento delle commissioni per l’accesso al Fondo, se previste. Si potrà accedere anche per operazioni di rinegoziazione del debito, a condizione che il soggetto finanziatore conceda nuova finanza per almeno 15% del debito residuo. La misura (fino ad oggi circoscritta al solo ambito delle garanzie di portafoglio), consentirebbe di venire incontro a prevedibili, immediate esigenze di liquidità di imprese ritenute comunque affidabili dal sistema bancario. Sarà possibile poi istituire sezioni speciali del Fondo per sostenere l’accesso al credito di determinati settori economici o filiere di imprese, su iniziativa delle amministrazioni di settore anche unitamente alle associazioni ed enti di riferimento.
  • Tra le ipotesi allo studio, anche quella di permettere ai Confidi di dedurre i costi sostenuti per il funzionamento dell’organismo dai contributi per i fondi interconsortili.

LAVORO

  • Il decreto potenzierà la cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, incluse le attività con meno di 5 dipendenti. La misura vale per la durata dello stop lavorativo e per non più di nove settimane, con causale specifica Emergenza Covid-19. La relazione tecnica stima che possano essere interessati 2,6 milioni di lavoratori con stipendio medio di 1259 euro ma che possa essere la metà di loro a richiederla.
  • Previsti interventi specifici, con 2 miliardi di euro, per chi non ha la cassa integrazione in deroga, come gli stagionali, inclusi quelli del settore del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori dello spettacolo, i lavoratori a tempo determinato.
  • I periodi di quarantena saranno equiparati alla malattia, certificata dal medico curante. Vengono posti a carico dello Stato, anziché a Inps e datori di lavoro, i costi per i lavoratori privati in malattia.
  • Il decreto prevederà congedi speciali e voucher babysitter per dipendenti o autonomi, con figli piccoli a casa da scuola. Si ipotizzano 10 giorni di congedo per i figli fino a 14 anni, che salgono a 15 giorni se utilizzati in parti uguali da entrambi i genitori. In aggiunta si prevede anche un voucher babysitter da 600 euro che salirebbe a 1000 euro per le famiglie monogenitore e per sanitari e ricercatori, e un bonus (da 500 euro) per i caregiver. Altra ipotesi quella di un congedo speciale al 30% di 12 giorni per i figli fino a 12 anni (e senza limiti di età per i figli disabili), che salirebbe all’80% per i redditi bassi.
  • Per quanto riguarda il lavoro autonomo, invece, secondo quanto si apprende ci sarà un’indennità una tantum di 1.000 euro per professionisti iscritti alla gestione separata Inps e collaboratori coordinati e continuativi, alla quale si aggiungerà una sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
  • Più tempo per presentare le domande di disoccupazione Naspi e Dis-Coll: per gli eventi di cessazione involontaria dall’attività lavorativa a decorrere dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2020, i termini di decadenza sono ampliati da 68 a 128 giorni.

SANITÀ ED EMERGENZA

  • Per supportare il servizio sanitario il neo-commissario Domenico Arcuri avrà la possibilità di aprire reparti temporanei all’interno o all’esterno delle strutture ospedaliere, e potrà distaccare nelle regioni 320 tra medici e infermieri militari. Ci sarà anche il potenziamento dei servizi territoriali e più fondi per gli straordinari dei medici.
  • La Protezione Civile fino al 31 luglio o fino a fine emergenza potrà requisire strumenti medici o chirurgici o, in via temporanea, anche alberghi o altri immobili per aumentare i posti letto per far fronte all’emergenza.
  • Per “assicurare la produzione e la fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale, ai valori di mercato al 31 dicembre 2019, Invitalia è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici”. I dispositivi andranno con priorità ai medici e agli operatori sanitari.

ARERA: STOP AI DISTACCHI
Sono arrivate anche le prime disposizioni dell’autorità per l’energia, il gas e il servizio idrico (Arera); in relazione all’emergenza coronavirus Tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità – di famiglie e piccole imprese – vengono rimandate dal 10 marzo scorso e fino al 3 aprile. Viene inoltre istituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con disponibilità fino a 1 miliardo, per garantire la sostenibilità degli attuali e futuri interventi regolatori a favore di consumatori e utenti.

AGENZIA DELLE ENTRATE: STOP AI CONTROLLI
Sono sospese le attività di liquidazione, controllo, accertamento, accessi, ispezioni e verifiche, riscossione e contenzioso tributario da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate a meno che non siano in imminente scadenza (o sospesi in base a espresse previsioni normative). Lo dispone una direttiva firmata dal direttore generale delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, a seguito del Dpcm dell’11 marzo 2020 per il contrasto alla diffusione del coronavirus.