Autotrasporto, la Legge di Bilancio stavolta sta dalla parte dei giganti della strada

transport1«Con l’approvazione della Legge di bilancio il Governo ha dimostrato sensibilità nei riguardi dell’autotrasporto italiano sostenendo le principali richieste di Confartigianato Trasporti, avanzate con forza nei mesi scorsi».

E’ dunque un bilancio positivo quello che arriva dal fronte della categoria. Le misure più efficaci? Proviamo a sintetizzarle qui sotto.

STERILIZZAZIONE AUMENTI ACCISE 
Tra le misure previste, il Governo ha agito per smontare “la morsa a tenaglia” introdotta da norme degli anni precedenti in materia di accise. Se da un lato è stato sterilizzato l’aumento generalizzato delle accise, dall’altro è stato disinnescato il taglio del 15% al rimborso delle accise del gasolio per l’autotrasporto conto terzi e conto proprio che sarebbe intervenuto dal 1.1.2019.

E’ evidente che il beneficio derivante da tale norma costituisca un risultato importante per la categoria dell’autotrasporto. Il Governo raccogliendo le istanze manifestate da Confartigianato Trasporti ha scongiurato anche per il 2019 qualsiasi taglio al rimborso accise per tutte le motorizzazioni di veicoli, che avrebbe messo in forte difficoltà migliaia di micro e piccole imprese di autotrasporto che in questi anni di crisi e perdita di competitività non sono riusciti a cambiare i veicoli ed innovare il parco mezzi.
Come era stato promesso dal Ministro Danilo Toninelli e dal viceministro Edoardo Rixi, il Governo ha dimostrato attenzione per la tenuta del settore che paga il più alto costo del gasolio in Europa e da anni versa in condizioni di perdurante crisi.
Su questo fronte l’azione sindacale di Confartigianato Trasporti è stata particolarmente incisiva e tesa a difendere il principio che non si può intervenire sulle “accise” per perseguire un obiettivo ambientale, che deve invece essere perseguito con specifici ed appositi strumenti ad esso finalizzati.

A tal proposito, la proposta di Confartigianato Trasporti, sposata dal Ministro Toninelli, per l’istituzione del Fondo ad hoc per il rinnovo del parco veicolare merci con il duplice obiettivo di sostenere l’innovazione e transizione ecologica imposta dagli accordi sul clima di Parigi e garantire maggiore sicurezza, è stata recepita in un apposito emendamento della maggioranza approvato alla Camera e poi, anche a seguito della trattativa con la Commissione Ue per il ridimensionamento delle misure per contenere il deficit annuale, purtroppo non incluso nella versione definitiva della Bilancio.

Per la categoria è necessario che il Governo si impegni da subito a riproporre nei prossimi provvedimenti il fondo nazionale per il rinnovo del parco veicoli che stimolerebbe gli investimenti e creerebbe una strategia di sviluppo e di tutela ambientale di lungo periodo per il settore. E’ imprescindibile, infatti, stimolare e sostenere gli investimenti per l’innovazione e la sicurezza con l’obiettivo della tutela ambientale prima di pianificare parallelamente qualsiasi intervento che disincentivi l’utilizzo delle motorizzazioni più inquinanti.

A tal fine è sacrosanto che il Governo attui il principio comunitario del “chi più inquina più paga”, che non deve esser confuso con la sospensione di incentivi a chi, non avendo la redditività per investire, verrebbe conseguentemente penalizzato se non addirittura espulso dal mercato del lavoro.

RISORSE STRUTTURALI (240 MILIONI DI EURO) 
Vengono riconfermate le risorse strutturali per il settore (240 milioni di euro) destinate a incentivi agli investimenti, rimborsi pedaggi autostradali, deduzioni forfettarie per le spese non documentate e deduzioni per il contributo al servizio sanitario nazionale, incentivi per la formazione.

Nella manovra di bilancio 2019 l’autotrasporto è destinatario di norme relative a due tematiche urgenti per il settore: le revisioni dei veicoli pesanti ed i conducenti.

REVISIONI AI PRIVATI
Viene introdotto il principio che l’intrapresa privata possa eseguire le pratiche di revisione periodica dei veicoli pesanti. Questo è un risultato storico che Confartigianato Trasporti chiede da anni come misura per ridurre l’ingolfamento degli uffici delle motorizzazioni civili diminuendo i costi di gestione della P.A., garantire sicurezza e competitività alle imprese di trasporto, abbattere ritardi e costi per i vettori che eseguono trasporto internazionale. Tale norma, che necessita adesso delle relative disposizioni attuative, è innovativa e foriera di importanti sviluppi economici per l’intero comparto delle Pmi.

INCENTIVI GIOVANI CONDUCENTI
Con riguardo ai conducenti vengono introdotti incentivi per gli anni 2019 e 2020 in favore di giovani conducenti (che non abbiano superato i 35 anni d’età) nel settore autotrasporto merci, prevedendo il rimborso del 50% delle spese sostenute per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’autotrasporto conto terzi. Il rimborso è erogato dall’impresa di autotrasporto che recupera tale rimborso attraverso una detrazione non superiore a 1.500 euro per ciascun anno.

La categoria, infine, plaude ai risultati ottenuti dal Ministro Danilo Toninelli in merito alla sospensione di sei mesi degli incrementi dei pedaggi autostradali sul 90% della rete. Da diversi anni, Confartigianato Trasporti lamenta il costante aumento dei pedaggi che arriva puntuale ad ogni inizio d’anno ad aggravare le già pesanti condizioni di competitività degli operatori professionali e soprattutto non ha corrispondenza nell’adeguamento infrastrutturale, negli investimenti e nella manutenzione della rete autostradale che le concessionarie devono garantire.

Sulle questioni ancora irrisolte così come su un serio piano di contrasto ai fenomeni di concorrenza sleale, dumping sociale ed abusivismo soprattutto dei vettori esteri, l’azione sindacale di Confartigianato Trasporti non abbasserà la guardia e metterà l’interesse esclusivo delle imprese rappresentate al centro di qualunque rivendicazione.