IMPRESE EDILI – Novità su terre e rocce da scavo

Dopo la messa a punto dello schema di decreto che dovrebbe disciplinare le modalità attraverso le quali le Terre e rocce da scavo possono essere classificate come sottoprodotti (e non come rifiuti) Confartigianato ha seguito l’iter parlamentare ed in particolare la redazione del parere delle Commissioni.

Durante l’audizione del 22 marzo scorso Confartigianato ha infatti presentato uno specifico documento confederale, e dalle bozze del parere giungono segnali positivi sul recepimento delle istanze ; in particolare:

L’inserimento di un’ulteriore lettera dedicata alla definizione di “cantiere di micro-dimensione” quale cantiere in cui sono prodotte terre e rocce da scavo in quantità non superiori a 300 metri cubi; su questi piccoli cantieri si attende una semplificazione nel reimpiego del materiale all’interno del cantiere.

Inoltre particolare, per i cantieri fino a 6.000 metri cubi Confartigianato propone una revisione delle tempistiche previste per la dichiarazione di utilizzo e per il deposito intermedio, garantendo maggiore flessibilità sulla base dei tempi richiesti dall’intervento a cui il materiale è destinato, nonché la possibilità esplicita di sostituire il processo di caratterizzazione con una verifica di tipo documentale.

Per quanto riguarda il deposito intermedio Confartigianato ritiene eccessivo il regime del deposito effettuato nel sito stesso di produzione delle terre. Si propone quindi di escludere dall’obbligo di segnalazione il deposito effettuato nel luogo di produzione.

Confartigianato ritiene eccessivi anche 4 enti pubblici come destinatari della dichiarazione (Autorità competente, ARPA, Comune di produzione, Comune di destinazione) e propone che sia il Comune di destinazione delle Terre e rocce da scavo ad effettuare la trasmissione della dichiarazione agli altri Enti coinvolti.

Infine Confartigianato propone di consentire alle imprese di avvalersi nella effettuazione di analisi chimiche anche di laboratori privati, purché accreditati.

Si tratta di istanze contenute nella posizione confederale, formulata con il contributo delle organizzazioni territoriali e delle categoria.

Confartigianato vigilerà affinché le raccomandazioni delle Commissioni parlamentari su esposte vengano effettivamente recepite dal Governo, inserendole nel testo del provvedimento.