Tre-Gi, la casa degli stampi dove è nato il simbolo di Chanel cerca giovani per guardare al futuro

Cinquant’anni esatti. Mezzo secolo che per la TRE-GI di Vigevano ha rappresentato un percorso di senso fatto di impegno, attenzione alle dinamiche del settore, risultati importanti. L’azienda di corso Novara, attiva nella produzione di stampi, fustelle, cliché e punzoni, nacque nel 1968 su idea di Gianni Tognin, ancora oggi in sella con il figlio Christian. Prima sede via Raffaello, dal 2000 invece ecco l’attuale ubicazione, 500 metri quadrati nei quali operano sei dipendenti, tra disegnatori, modellisti e incisori.

«Iniziammo a lavorare per il settore calzaturiero – spiega il titolare – quindi, con il passare del tempo, ci siamo indirizzati verso la pelletteria. Fu negli anni Ottanta che notai un grande mutamento, ci fu una crescita della richiesta legata alla pelletteria rispetto a quella riguardante gli stampi per le suole, che in fondo all’epoca, a Vigevano, facevano in tanti. Fu così che decisi di aprirmi a settori nuovi. Oggi realizziamo addirittura stampi per i sedili delle automobili». Un comparto, quello dell’automotive, che sta in effetti crescendo a livello globale. «Collaboriamo principalmente con aziende italiane, che a loro volta operano poi all’estero. Lavoriamo per due realtà importanti del Piemonte, ma abbiamo clienti sparsi un po’ in tutta Italia. Arriviamo anche in Germania con gli stampi per i fiori in pelle, utilizzati sia per le calzature che per abbigliamento».

LE GRANDI MARCHE
A proposito di fiori: la camelia di Chanel, vero e proprio simbolo della maison parigina, è nata qui, in piena Lomellina, all’interno di TRE-GI, che fornisce regolarmente le migliori marche, tra cui Tod’s e Ferragamo. «Il nostro primo obiettivo, da sempre, è quello di soddisfare i gusti e le esigenze dei clienti, cercando continuamente nuove soluzioni personalizzate. Fiere? Non ci partecipiamo, anche perché, per ragioni di diritti legati ai prodotti realizzati, non possiamo esporre liberamente i prototipi usati dalle grandi aziende». I prodotti di TRE-GI, d’altronde, sono tutti pezzi unici, realizzati con la massima cura dei dettagli. Un processo creativo che si sposa con la tecnica, per assumere forme di estremo fascino.

PICCOLI DETTAGLI MA ANCHE GRANDI SUPERFICI
L’artigianato, quindi, come storia e cultura del territorio e dell’intero Paese. Da qui, dalla competenza, nascono quotidianamente particolari decorativi di grande effetto. «Ma lavoriamo anche grandi superfici, attraverso piastre speciali che raggiungono dimensioni importanti, da stampare con il processo di calandratura». Le applicazioni riguardano ogni genere di materiale, dalla pelle ai materiali sintetici, dai tessuti alla gomma. È inoltre attivo il servizio di prototipazione rapida, con la possibilità di realizzare un disegno insieme al cliente stesso oppure di creare in tempi brevi il prototipo a partire da una foto. «Si parte da un disegno preciso, che realizziamo in azienda – spiega il signor Gianni – quindi ci si sposta sulla macchina per dare vita al pezzo».

RICAMBIO GENERAZIONE, UN PROBLEMA COSTANTE

Drammaticamente ricorrente nelle aziende non solo locali, anche per TRE-GI il tema del ricambio generazionale del personale risulta di non semplice soluzione: «Non nascondiamo una certa difficoltà nel trovare operai specializzati. Abbiamo anche pubblicato per sei mesi consecutivi la ricerca sulla stampa locale, ma non si è presentato nessuno. Siamo poi entrati in contatto con le scuole, che ci hanno fornito dei nominativi».

In futuro cosa accadrà? «Difficile a dirsi – conclude Gianni Tognin – ad esempio abbiamo due dipendenti con 38 anni di lavoro, e non sappiamo ancora quando dovremo sostituirli, considerato che l’argomento delle pensioni è ancora confuso. A prescindere, però, sarà un problema rimpiazzarli con delle nuove leve, è difficile trovare oggi ragazzi volenterosi e, in seconda battuta, formarli nel modo giusto».