Regolamento privacy, il Governo approva il decreto: ora è attesa per la Gazzetta Ufficiale

f7b9be29873ad525695063e6e748eae3_xlIl provvedimento è arrivato in occasione dell’ultimo Consiglio dei Ministri convocato prima della pausa estiva e ha dettato, in termini ancora da definire nel dettaglio, le disposizioni per “l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (Ue) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio” relativo alla “protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati” che abroga la direttiva 95/46/Ce (Regolamento generale sulla protezione dei dati).

Termini tecnici che possiamo sintetizzare così: il Consiglio dei Ministri ha votato l’atteso decreto legislativo che adegua la legge nazionale al Gdpr (General Data Protection Regulation), il regolamento europeo sulla privacy in vigore dal 25 maggio scorso.

Ancora non è chiaro in quale modo il Governo guidato da Giuseppe Conte, su indicazione del ministro per gli affari europei Paolo Savona e dei colleghi competenti, sia entrato nel merito della regolamentazione: bisognerà, per questo, attendere rispettivamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e successivi provvedimenti del Garante Privacy.

Nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi si legge ad oggi che, «dopo l’esame di una commissione appositamente costituita, si è deciso – al fine di semplificare l’applicazione della norma – di agire novellando il codice della privacy esistente, nonostante il regolamento abbia di fatto cambiato la prospettiva dell’approccio alla tutela della privacy rispetto al codice introducendo il principio dell’accountability (che potremmo, in termini molto generici, tradurre con principio della responsabilità ndr)».

Inoltre, il Consiglio dei Ministri sottolinea che «si è scelto di garantire la continuità facendo salvi, per un periodo transitorio, i provvedimenti del Garante e le autorizzazioni, che saranno oggetto di successivo riesame, nonché i Codici deontologici vigenti». Infine, in considerazione delle esigenze di semplificazione delle micro, piccole e medie imprese, «si è previsto che il Garante promuova modalità semplificate di adempimento degli obblighi del titolare del trattamento».