Potere all’immagine: la foto che per le imprese diventa (anche) business

3058454925Una foto (social) ti cambia la vita. Non è un mito, ma neanche un automatismo per le piccole e medie imprese: è un’opportunità concreta, su cui bisogna lavorare parecchio. Lo dimostrano i dati, come le storie delle aziende. Una premessa: quando si parla di immagini, Instagram fa la differenza visto che è il social a esse dedicato (ma ricordiamo che si stanno facendo strada con crescente autorevolezza i video). Ciò non significa che non occorra prendersi adeguata cura del profilo Facebook, ad esempio.

Secondo quanto divulgato dalla stessa sezione business di Instagram, sono attivi in tutto il mondo oltre 800 milioni di account ogni mese (dati aggiornati allo scorso settembre).  L’80% segue un’azienda. La community di imprese ha nel frattempo raggiunto i due milioni di inserzionisti e i video hanno visto quadruplicare la loro presenza.

DUECENTO MILIONI DI VISTE A PROFILI AZIENDALI
Ancora, oltre 200 milioni di iscritti ogni giorno visitano almeno un profilo aziendale. Un altro dato citato è che il 45% delle imprese ha dichiarato di aver aumentato i propri profitti grazie all’uso di questo social. Se 25 milioni sono i profili aziendali, il balzo avanti è stato compiuto proprio grazie alle piccole attività. Del resto, un terzo delle storie visualizzate – e non solo dai follower – proviene da qui.

Con i profili aziendali si ottengono anche degli strumenti, come il monitoraggio sui dati, compresi gli orari in cui i follower interagiscono più frequentemente con i post. Ma si può andare oltre ed esaminare ogni risultato filtrato per genere, età e luogo di provenienza.

instagram

Certo, oggi chi ottiene più eco sui media è il popolo degli influencer, che – secondo un report di eMarketer – genera qualcosa come 570 milioni su Instagram. Un fenomeno planetario, in cui la prima star è l’americana, di origini iraniane, Huda Kattan: un post sponsorizzato da lei vale 18mila dollari. Per arrivare a una figura italiana, si scende a posizione sei dove come prevedibile c’è Chiara Ferragni.

NON SOLO INFLUENCER: OGGI C’E’ POSTO PER TUTTI
Ma questo è un mondo a sé, che non cambia la vita alle piccole e medie imprese. Anche perché i social e l’uso delle immagini sono un universo abbordabile, capace di attirare l’attenzione a livello vastissimo. Tra l’altro, Instagram si è anche aperta al commercio con il tag shopping: è possibile così connettere i prodotti all’eCommerce.

Tante chance, ma quanto sfruttate e sfruttabili? Un viaggio nelle imprese mostra come non ci siano formule magiche, ma strategie sì. Non a caso, un mondo maestro è quello del design. L’arredamento ha creduto moltissimo, e da tempo, in questo mezzo e il periodo del Salone del Mobile di Milano è un racconto nel racconto. Si viaggia sopra i diecimila, in certi casi anche 20mila followers e anche qui, la differenza non è marcata dalle dimensioni dell’azienda. Si dà spazio al mobile e al particolare, o ancora all’allestimento di uno stand, ma si è attenti anche all’evento, vip o sussurrato in azienda, per narrare le persone, vere artefici di ogni passo.

E ancora, ci sono imprese che fanno scuola, citate come esempio, fondata da due sorelle che sul lago di Como decidono di produrre ballerine con “Mia Moltrasio” e si affidano – anche – a Instagram. Un brand che viaggia a mille, anzi sopra i 25mila, mostrando scarpe ma sempre in modo accattivante, indossate e magari vicino a fiori stupendi o a un accessorio.

NON BASTA POSTARE
Un elemento decisivo è l’interazione. Non postare la foto e dimenticarsi di ciò che viene poi, quindi: così l’insuccesso è assicurato.

Le vie per far sentire il visitatore, e potenziale o già cliente, sono tante. Polti ha affidato a Instagram anche i volti dei suoi dipendenti (oggi 220) diventati ambasciatore degli elettrodomestici prodotti qui da quarant’anni: anche il direttore generale Francesca Polti ha postato un video scherzoso.

Ecco, anche l’ironia – da maneggiare con cura – è un elemento che addirittura può diventare cardine, mezzo di espressione. Come racconta Estetista cinica, che attraverso Instagram esalta in maniera divertente e originale il lavoro di Veronica Benini e Cristina Fogazzi: più di 114mila seguaci.