Oman: il sultanato dove tutti vogliono fare affari

Perché tutti vogliono andare in Oman? Il sultanato dell’Oman, oltre ad essere diventato una meta interessante per il turismo italiano ed europeo, è ormai nei radar delle imprese esportatrici europee e degli investitori internazionali.

Considerato la “Svizzera del Golfo” e abituato a finire sulle copertine dei giornali patinati delle vacanze di lusso, conta già una piccola compagine di piccole medie imprese attive che oggi rappresentano il 16% del Pil, nate anche dopo numerosi provvedimenti governativi per sostenere la diversificazione economica e la crescita occupazionale.

Il Made in Italy è già attrattivo per il mercato dell’Oman e in particolare per questi settori:

  • meccanica
  • chimica
  • alimentare
  • lavorazione dei prodotti ittici
  • arredamento di interni (anche per uffici)
  • design
  • materiali per l’edilizia

La maggior parte delle opportunità di business nascono dal traino delle costruzioni e delle infrastrutture. Si vedono infatti possibilità di fare affari agganciandosi ai piani di sviluppo e realizzazione di strade, autostrade, porti, ferrovie e dighe. Il governo dell’Oman sta tentando, come altre realtà nell’area, di diversificare l’economia che è comunque sempre appoggiata sugli idrocarburi. Oltre al petrolio, si fanno avanti infatti l’industria del turismo, il settore della pelle e del tessile e anche l’artigianato.

Per chi è interessante

Le scelte più precise, proprio per l’artigianato, potrebbero portare a attività di export connesse ai settori di:

  • materiali per edilizia
  • arredo bagno
  • ceramiche
  • interior design

Le pmi italiane trovano un terreno molto fertile anche per un vantaggioso contenimento dei costi di produzione, insieme ad una fiscalità agevolata, per la possibilità di costituire imprese a capitale misto con quota maggioritaria straniera (sino al 70% del capitale) per le imprese più grandi, senza dimenticare che l’Oman è a un passo da un mercato in forte crescita come quello indiano.

Lo sviluppo turistico, individuato come una risorsa fondamentale per attenuare la dipendenza dall’esportazione di petrolio, l’inaugurazione del nuovo aeroporto di Muscat (2018) e gli ambiziosi progetti di sviluppo infrastrutturale trascineranno importanti investimenti immobiliari e creeranno buone opportunità per le aziende che operano nel settore casa.

Ad oggi, il 46% del nostro export in Oman è fatto di macchinari e apparecchi, metalli di base e prodotti in metallo (quota del 19%), mezzi di trasporto (9%) e apparecchi elettrici (7%) e continua a mostrare risultati positivi.

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Matteo Campari
Area Business
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