Legge di Bilancio, ci siamo quasi. Ape, buste paga e calendario: pronti alla mini-rivoluzione?


Novità tante, ma per ora si tratta solo di anticipazioni. I lavori in Commissione sulla legge di Bilancio procedono, ma la manovra 2018 dovrà passare al Senato, per una terza lettura, da concludere prima di Natale. Entro il 31 dicembre dovrebbe diventare legge per poi entrare in vigore dal 1° gennaio del nuovo anno. Si dovrà fare in fretta, perché tra nuovi emendamenti e decreti attuativi, probabilmente ci sarà ancora tanto lavoro da fare. Ad oggi, è particolarmente ricca la parte che riguarda il nuovo calendario fiscale, salta la stretta sui contratti a termine e sulle indennità dei licenziamenti, sarà rinnovato integralmente il bonus bebè.

CAT E INDENNITA’
Nulla di fatto sui contratti a termine (cat), ancora aperto il tema dei voucher, salta la stretta sui licenziamenti. Non ci saranno ritocchi per quanto riguarda le misure del Jobs act

APE SOCIAL
Si amplia la platea dei beneficiari con 4 categorie aggiuntive esentate dal prossimo adeguamento alla speranza di vita (lavoratori negli impianti siderurgici, braccianti agricoli, pescatori e marittimi), a condizione di avere almeno sei anni di lavoro gravoso svolto negli ultimi sette anni prima del pensionamento. Ape social si apre così a 15 categorie di lavoratori addetti a attività usuranti e possibilità di sconto sui requisiti di 1 anno per ogni figlio per le donne lavoratrici.

BONUS BEBE’
E’ stato rinnovato integralmente, ma solo per un anno. La misura sarà valida, infatti, per tutti i nati (o adottati) nel 2018 ma durerà solo fino al compimento del primo anno di età del bambino e non più fino ai 3 anni come stabiliva la normativa precedente. Il provvedimento riguarderà circa 280mila famiglie nel 2018, il 50% con Isee non superiore a 7.000 euro e il 50% con Isee compreso tra 7.000 e 25.000 euro (chi ha Isee maggiore non ha diritto). L’importo del beneficio economico per i nati dal 1° gennaio 2018 è pari a 80 euro mensili (160 euro con ISEE non superiore ai 7mila euro), mentre sarà dimezzato a partire dal 2019, per un massimo di 480 euro l’anno. Confermata invece la soglia ISEE per accedere al beneficio pari a 25.000 euro. Non cambiano invece i requisiti d’accesso e le modalità di richiesta.

La norma implica una spesa di 185 milioni di euro nel 2018 e di 218 milioni di euro e rispetto al bonus bebè triennale approvato dal Senato comporta risparmi di 17 milioni di euro nel 2019 e di 201,5 milioni nel 2019.

BUSTE PAGA RINTRACCIABILI
Stop al pagamento in contati. Dal nuovo anno i datori di lavoro avranno l’obbligo di pagare lo stipendio tramite strumenti tracciabili.

ARRIVA UN NUOVO CALENDARIO FISCALE
Non si tratta di una radicale semplificazione degli adempimenti fiscali, ma gli adempimenti stanno andando in questa direzione.

Modello 730
Dal 2018, la scadenza per il 730 (sia nella versione precompilata che ordinaria) viene fissata al 23 luglio. Ricordiamo che negli ultimi due anni c’era già stata una proroga, rispetto alla scadenza originaria, fissata al 7 luglio. Le scadenze erano state definite: al 24 luglio 2017 (nel caso di presentazione diretta all’Agenzia delle entrate) e al 7 luglio 2017 (nel caso di presentazione al sostituto di imposta oppure al Caf o al professionista). Ora, quest’ultima scadenza dovrebbe rimanere ma solo per la presentazione al sostituto di imposta. Negli altri casi, la scadenza è unificata al 23 luglio. Di conseguenza, dovrebbe essere modificata anche la tempistica a diposizione dei Caf per effettuare le operazioni a loro carico.

Se l’emendamento sarà confermato, i Centri di assistenza fiscale dovranno rispettare le seguenti scadenze:

– il 29 giugno di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente entro il 22 giugno;

– il 7 luglio di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 23 al 30 giugno;

– il 23 luglio di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 23 luglio.

Dichiarazione dei redditi
Dal prossimo anno, il tradizionale termine del 30 settembre viene fissato al 31 ottobre, data però che non dovrebbe valere a regime. Da quanto si intuisce, lo slittamento al 31 ottobre si applicherà solo per gli anni in cui sarà in vigore lo spesometro.

Poiché si presume che con l’avvento della fatturazione elettronica obbligatoria per tutti, dal 2019, non ci sarà più l’obbligo di invio dello spesometro, da tale anno si dovrebbe tornare, per le dichiarazioni dei redditi, alla vecchia scadenza del 30 settembre.

Modello 770
La scadenza passa al 31 ottobre e dovrebbe essere valida anche per l’invio dei modelli CU, da utilizzare per i redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata.

Spesometro
Dal prossimo anno potrà essere presentato con scadenza semestrale. Inoltre, la scadenza fissata al 16 settembre per l’invio dei dati del secondo trimestre (o, per chi sceglie la cadenza semestrale, del primo semestre) slitta al 30 settembre.

FIGLI LAVORATORI A CARICO
Sale a quattromila euro la soglia di reddito entro la quale i figli lavoratori rimangono comunque fiscalmente a carico dei genitori. L’incremento della soglia vale per i ragazzi entro i 24 anni di età. Per i più grandi resta in vigore l’attuale limite di 2.841,51 euro.

WEB TAX
L’imposta sulle transazioni digitali passa dal 6%, così come fissato al Senato, al 3% e, diversamente da quanto ipotizzato all’inizio, non viene allargata al commercio online. La stima del gettito annuo è pari a 190 milioni.

BOLKENSTEIN SU COMMERCIO AMBULANTE
Slitta al 2020 la piena entrata in vigore anche in Italia della direttiva Bolkestein sul commercio ambulante, “al fine di garantire che le procedure per l’assegnazione delle concessioni del commercio su aree pubbliche siano realizzate in un contesto temporale e regolatorio omogeneo”, recita un emendamento alla manovra. Il termine delle concessioni in essere, alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre, è prorogato fino a tale data.

CREDITO DI IMPOSTA AL 36%
Con la manovra arriva un altro bonus, il credito d’imposta al 36% per le imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali che derivano da plastiche miste provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica o dalla selezione di rifiuti urbani residui. L’importo massimo annuale riconosciuto è di 20mila euro per ciascun beneficiario, con un limite massimo di 5 milioni di euro all’anno dal 2019 al 2021.

COTTON FIOC
Dal 2019 si pone il veto ai cotton-fioc realizzati in plastica e non biodegradabili. Dal 2020 si introduce il divieto di utilizzare microplastiche nei cosmetici.

RADDOPPIA IL FONDO PER LE VITTIME DELLE BANCHE
La dotazione al fondo passa dai 50 milioni inizialmente previsti, ai 100 milioni. L’emendamento riguarda i risparmiatori truffati dalle banche. Per accedere non è necessaria una sentenza ma solo  una procedura di arbitrato presso l’Anac, strumento gratuito e che ha già dimostrato la propria efficacia in precedenti casi.

FONDO DEMOLIZIONE ABUSI
Aiuterà i Comuni negli interventi di demolizione degli abusi edilizi: stanziati 5 milioni per il 2018 e per il 2019. Nascerà anche la banca dati dell’abusivismo, alla quale andranno 500mila euro nel 2019. In caso di ritardi nell’inserimento delle informazioni su illeciti e relativi provvedimenti emessi, sono previste multe fino a 1000 euro per i funzionari inadempienti.

LAMPIONI A BASSO CONSUMO
L’obiettivo è quello di arrivare, entro il 2023, ad una riduzione del 50% dei consumi elettrici (rispetto ai consumi medi del 2015-2016) per l’illuminazione pubblica. Per farlo, gli enti locali avranno a disposizione alcuni incentivi per installare lampioni a risparmio energetico. Le agevolazioni non andranno a chi già ha fatto interventi di efficientamento energetico o ha già installato la tecnologia Led.

CONCORSO PER DIRIGENTI DI AGENZIE FISCALI
Le Agenzie fiscali potranno indire un nuovo concorso per dirigenti, e creare nuove posizioni organizzative intermedie per lo svolgimento di incarichi di elevata responsabilità, alta professionalità o particolare specializzazione.