La rivoluzione dei bonus casa premia l’efficienza e punta sul verde privato

I NUOVI BONUS – Tante novità, qualche proroga scontata, e una spinta alla manutenzione del verde privato. Sul fronte casa la Legge di Bilancio 2018 marca una sensibile cesura rispetto alle regole 2017, a cominciare dalla sostanziale revisione dei principi guida dell’ecobonus, passando per l’introduzione del cosiddetto bonus verde e arrivando al rinnovo degli incentivi per la riqualificazione delle dimore storiche.

Positiva, in un’ottica di prevenzione, l’introduzione della deducibilità al 19% delle polizze assicurative contro il rischio di eventi calamitosi per le unità immobiliari destinate a uso abitativo.

Nel dettaglio il provvedimento che segnerà la vera discontinuità rispetto al passato è quello relativo alle modalità di applicazione dell’ecobonus: sono state infatti prorogate fino al 31 dicembre 2018 la detrazioni del 65% per gli interventi di efficientamento energetico delle unità immobiliari e si è deciso di mantenere invariato fino al 2021 il cosiddetto ecobonus sui condomini (parti comuni e singole unità immobiliari), con il Fondo per l’ecoprestito a garanzia dei mutui sottoscritti per procedere con gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche.

Passa dal 65 al 50%, invece, il bonus legato alla sostituzione di infissi e alle schermature solari.

Capitolo caldaie: detrazione fiscale al 50% per chi sceglierà di sostituire gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione ed efficienza pari almeno alla classe A. Potrà invece beneficiare di una detrazione del 65% chi punterà su caldaie a condensazione di efficienza almeno in classe A con annessa installazione di sistemi di termoregolazione, su impianti dotati di apparecchi ibridi (pompa di calore integrata alla caldaia a condensazione) o su generatori d’aria calda a condensazione.

Niente di nuovo alla voce ristrutturazioni, con la proroga del bonus al 50% fino al 31 dicembre 2018(tetto massimo: 96mila euro per unità immobiliare) per lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, di ristrutturazione e di risanamento conservativo su singole abitazioni e parti comuni condominiali. Potranno beneficiare della detrazione anche gli interventi eseguiti su immobili danneggiati da calamità naturali, per l’acquisto e la costruzione di box auto pertinenziali, per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per l’adozione di misure antisismiche.

Per usufruire delle detrazioni sarà necessario il pagamento con bonifico bancario o postale, da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale o partita iva del beneficiario della detrazione e del beneficiario del pagamento. Le detrazioni saranno ripartite in dieci quote annuali di pari importo.

In caso di ristrutturazione si potrà inoltre beneficiare (entro il 31 dicembre 2018) di una detrazione Irpef pari al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), purché destinati all’edificio ristrutturato ed entro un tetto massimo di diecimila euro per unità immobiliare.

New entry alla voce ambiente è il bonus verde, la detrazione Irpef del 36% delle spese (limite massimo: cinquemila euro) destinate alla sistemazione di spazi verdi privati, alla realizzazione di coperture a verde, giardini pensili, impianti di irrigazione e pozzi. Il bonus verde 2018 spetta anche per parti comuni di edifici, in relazione alla quota che ogni condomino versa al condominio.

Il bonus verde è cumulabile con altre agevolazioni e comprende anche progettazione e manutenzione dei lavori eseguiti.

Infine, il legislatore ha previsto la riattivazione – a decorrere dal primo gennaio 2019 – dei contributi per interventi conservativi volontari su dimore storiche.

A consuntivo, i “nuovi bonus casa” dovrebbero dare una spinta non solo alla compatibilità ambientale ma anche a tutte le imprese della filiera che punteranno sull’alta qualificazione energetica e sulla collaborazione di filiera (progettisti, costruttori, impiantisti…).