È il momento di guardare oltre: patto imprese-istituzioni per seguire le strade dello sviluppo


«Non sarà il nostro ombelico a garantire crescita, sviluppo e competitività e non saranno i confini a offrirci protezione e sicurezza. Guardiamo oltre: prepariamoci a interagire con nuovi territori e in una dimensione imprenditoriale nuova, internazionale, sfidante, giovane e digitale»: il presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, Luigi Grechi ha scelto il seminario tecnico “Mobilità e infrastrutture: la mappa delle opportunità per le imprese” – in programma martedì 23 gennaio al Ridotto del teatro Cagnoni – per delineare gli obiettivi di un anno che potrà rivelarsi decisivo per l’economia locale, «a patto di non rimanere legati al passato».

All’incontro, il primo del 2018 rivolto ad aziende, stakeholder e istituzioni locali, hanno preso parte Aldo Colombo, direttore generale Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia e Claudio Del Bianco, direttore public affairs and external communication di Sea Spa. In seguito, il presidente di Confartigianato Lomellina Luigi Grechi s’è confrontato con Andrea Sala, sindaco di Vigevano, Alberto Righini, presidente del Comitato intercategoriale e Mauro Colombo, ad della società di servizi Artser.

«Sono convinto che nei prossimi anni saremo chiamati a confrontarci con nuovi territori, nuove partnership e nuove direttrici strategiche – lo spunto offerto da Grechi a imprese e istituzioni – Penso agli investimenti su ferro, strutturali in gran parte del Centro e Nord Europa, che sposteranno il transito delle merci su direttrici alternative a quelle attuali, richiederanno investimenti importanti sull’ultimo miglio, sui servizi a supporto delle infrastrutture connesse alla logistica e un’attenta pianificazione delle aree industriali: la Lomellina avrà un ruolo in questo mosaico e le imprese, le istituzioni e gli attori del territorio dovranno interpretarlo nel modo corretto» ha aggiunto Grechi.

Un esempio su tutti: Alptransit. «L’efficientamento dei tunnel di base del Gottardo e del Ceneri creerà – con piena potenzialità dopo il 2020 – un’autostrada ferrata di pianura tra le montagne svizzere. Sarà più facile, ed economicamente meno oneroso, spostare merci e persone dall’Europa al porto di Genova, facendo della città metropolitana e del suo hinterland un centro internodale strategico per imprese, player della logistica e professionalità di altissimo livello».

Inoltre, se è vero che Milano ha perso Ema, «è altrettanto evidente quanto abbia guadagnato in sviluppo economico e infrastrutturale: Human Technopole ha recentemente preso possesso di Palazzo Italia, avviando la trasformazione dell’area ex Expo in polo tecnologico connesso con i territori che lo circondano e ad altissima potenzialità, specie in prospettiva. HT attirerà tecnici e innovazione, imprese e occasioni di business, trasferirà la digitalizzazione anche alle Pmi. La Lomellina – da sempre legata all’area metropolitana – rappresenta una delle aree a maggiore capacità attrattiva per coloro che sceglieranno di avvicinarsi a Human Technopole per sfruttarne direttamente o indirettamente i benefici».

Il completamento della Vigevano-Malpensa, con la circonvallazione di Abbiategrasso, è destinato ad avvicinare la città a Milano: sarà il Cipe a decidere se, come e quando. «Ma è certo – ne è convinto Grechi – che è in quella direzione che dobbiamo guardare, per capire come i corridoi ferroviari internazionali, e le infrastrutture di cui si discute da anni in Lomellina, potranno integrarsi a beneficio del tessuto economico locale».

Capitolo Malpensa: «Nel marzo del 2008 ci siamo tutti domandati quale futuro avrebbe potuto avere uno scalo abbandonato nottetempo dalla compagnia di bandiera. Dieci anni dopo il dehubbing di Alitalia, Malpensa ha dimostrato di poter conservare una dimensione internazionale e ha raccolto la sfida del cargo, spostando anche in questo caso sempre più a Sud il baricentro degli equilibri europei e offrendo al tessuto imprenditoriale che la circonda opportunità che dieci anni fa non avremmo potuto prevedere. La nostra vicinanza a Malpensa è oggettiva, ed è nostra intenzione capire come questa vicinanza potrà trarre beneficio dai piani di sviluppo di Sea, sia nel settore merci che nel quadro dei collegamenti internazionali, anche business».

La parola chiave è export, «e il made in Italy che sapremo portare nel mondo – rispondendo alle richieste provenienti dai mercati internazionali – sarà un valore per le aziende locali».

«Parlare, dunque, di infrastrutture e mobilità è strategico, offre spunti di riflessione agli amministratori locali, alle aziende storiche, alle nuove imprese e ai giovani. Le nostre scelte di medio e lungo termine dipenderanno da come sapremo interpretare i cambiamenti – la conclusione del numero uno di Confartigianato Lomellina – Abbiamo il dovere di farlo, perché guardare alla geografia che si va delineando attorno a noi, e interagire con nuovi territori e realtà produttive, significa guadagnare il tempo indispensabile per maturare le professionalità adeguate e pianificare gli investimenti più utili a non restare ai margini del rinnovamento».

«Guardiamo oltre: prepariamoci. Abbiamo una tradizione importante alle spalle e da quella dobbiamo ripartire, sicuri che le aziende sapranno trovare risorse, energie e professionalità per raccogliere le nuove sfide».

Al termine del confronto è emersa una forte convergenza da parte degli interlocutori presenti alla tavola rotonda nell’intraprendere in chiave di opportunità economiche e di sviluppo territoriale un percorso sinergico di interpretazione delle nuove direttrici della mobilità. Quelle di Malpensa, tanto per cominciare, reduce da un anno record nel settore cargo e in piena risalita anche nel transito dei passeggeri, che punta diritta su Russia e Cina. Aprendo di fatto un collegamento diretto con mercati ad altissimo gradimento del “Made In”. E quelle su ferro, che nei prossimi anni delineeranno una sorta di rete lungo il corridoio Reno-Alpi (Nord Europa-porto di Genova) e area metropolitana di Milano.

«Il tessuto economico locale è pronto a raccogliere la sfida, consapevole di dover sempre più puntare sull’alta qualità, sulla formazione e sulla comprensione delle richieste provenienti dal mercato, per anticipare i cambiamenti, e non doverli inseguire» hanno confermato Grechi e Colombo.

Dal canto loro, con il sindaco Sala in prima linea, le istituzioni hanno confermato l’intenzione di proseguire il pressing per l’attivazione delle direttrici su gomma e ferro (Vigevano-Malpensa, Milano-Mortara, Broni-Mortara) per supportare i collegamenti con il polo Milanese, Malpensa e gli snodi ferroviari internazionali in arrivo.