Bollettini ingannevoli, sembrano della Camera di Commercio ma sono di aziende private

In occasione dell’iscrizione al Registro delle Imprese o nel periodo di versamento del diritto annuale ma non solo, vengono spediti alle imprese dei bollettini di pagamento ingannevoli con diciture che possono far credere di essere stati inviati dalla Camera di Commercio o con frasi che richiamano l’obbligo di pagare in quanto imprese iscritte alla Camera di Commercio (ad esempio: “casellario unico telematico imprese”, “rilascio certificato di adesione con codice di attribuzione”, “proposta di inclusione nell’elenco delle ditte”, “iscrizione al portale”, “riservato alle ditte iscritte a Camera di commercio…”, “rilascio certificato di adesione con codice di attribuzione”, eccetera).

Si tratta di proposte commerciali di servizi “pubblicitari” e le Camere di Commercio sono del tutto estranee a queste iniziative che, pertanto, non riguardano nessun adempimento. Il loro pagamento non è obbligatorio e non sostituisce in alcun modo il pagamento del diritto camerale.

Qui sotto un esempio di bollettino che in questo momento viene inviato alle imprese: è un nuovo bollettino per l’adesione alla piattaforma web di servizi pubblicitari “Imprendo Italia” ricevuto da un’azienda dopo un mese dall’apertura della posizione in camera di Commercio.

Altre aziende che stanno inviando bollettini ingannevoli per l’adesione a piattaforme di servizi pubblicitari sono:
– Reteimpresa srl Unipersonale (vetrinaimpresa.it)
– Gestiplus
– Centro servizi imprese

Solo la prudenza e l’attenzione possono aiutare a evitare truffe e raggiri che possono avere conseguenze spiacevoli e costose. In caso di dubbio è possibile rivolgersi agli Assistenti di Impresa nelle sedi di Confartigianato per verificare se si tratta di un vero adempimento obbligatorio o di un’offerta commerciale mascherata come tale.