Blocco degli Euro 3: ecco le regole, i comuni coinvolti e le deroghe

Sono in tutto 214 – e Vigevano non fa eccezione – i comuni lombardi per i quali dal primo ottobre al 31 marzo prossimo sono in vigore le disposizioni regionali che impongono lo stop ai mezzi fino al Diesel Euro 3. L’operazione “aria pulita” rientra nel cosiddetto “Nuovo accordo per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano” e coinvolge le regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. 214 comuni in tutto, per l’appunto. Ovvero tutti i 209 comuni rientranti della Fascia 1 (QUI l’elenco di Regione Lombardia) e quelli della Fascia 2 con popolazione superiore a 30mila abitanti. Vale a dire Vigevano, Varese, Lecco, Abbiategrasso e San Giuliano Milanese.

L’accordo che blocca il transito nei giorni feriali, nella fascia oraria compresa tra le 7.30 e le 19.30, è stato sottoscritto nel 2017 dalle quattro regioni con il ministero dell’Ambiente ed è entrato in vigore per la prima volta il primo ottobre scorso.

LE CATEGORIE ESENTATE
Di qui l’obbligo, da parte del comune di Vigevano, di ottemperare con una propria ordinanza. Da un’attenta lettura della normativa regionale e delle relative deroghe previste – fa tuttavia sapere il Comune – emerge la possibilità da parte di molti datori di lavoro di rientrate nelle fattispecie normate.  

Ovvero di appartenere alle seguenti categorie: veicoli appartenenti a soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilità che risultano individuabili o con adeguato contrassegno o con certificazione del datore di lavoro, come ad esempio, gli operatori dei servizi manutentivi di emergenza non rinviabili al giorno successivo (luce, gas, acqua, sistemi informatici, impianti di sollevamento, impianti termici, soccorso stradale, distribuzione carburanti e combustibili, raccolta rifiuti, distribuzione farmaci, alimentari deperibili e pasti per i servizi di mensa); veicoli dei commercianti ambulanti mercatali e/o itineranti, limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il luogo di lavoro dal proprio domicilio e viceversa;  veicoli degli operatori dei mercati all’ingrosso (ortofrutticoli, ittici, floricoli e delle carni), limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il proprio domicilio al termine dell’attività lavorativa; veicoli adibiti al servizio postale universale o in possesso di licenza/autorizzazione ministeriale di cui alla Dirett.iva 97 /67 /CE come modificata dalla Direttiva 2002/39/CE; veicoli blindati destinati al trasporto valori, disciplinati dal Decreto del Min. Trasporti 03 febbraio 1998 n.332; veicoli utilizzati dai lavoratori con turni lavorativi tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico, certificati dal datore di lavoro; veicoli con a bordo almeno tre persone (car pooling); veicoli dei donatori di sangue muniti di appuntamento certificato per la donazione.

In tutti questi casi, per semplificare la fruizione della norma, il Comune ha elaborato un modello indicativo di certificazione, a supporto delle categorie produttive oltre che delle istituzioni sanitarie. Per visionare il modello cliccare QUI.

Si ricorda infine che per le Euro 0, 1, 2 diesel e le Euro 0 benzina il divieto di circolazione negli orari e nei giorni indicati, è valido per tutto l’anno sia nei comuni di Fascia 1 che nei comuni di Fascia 2.

IL CASO MILANO
Le limitazioni alla circolazione a Milano riguardano i Diesel fino a Euro 3 soltanto se sprovvisti di filtro antiparticolato. Il divieto, valido anche in questo caso dalle 7.30 alle 19 dei giorni feriali, comprende anche ciclomotori e motoveicoli a due tempi Euro 0 e Euro 1. Sempre a Milano dal primo ottobre sono scattate anche nuove regole per l’Area C: il divieto di accesso, infatti, riguarda i veicoli merci alimentati a gasolio Euro 4 e i veicoli destinati all’autonoleggio con conducente NCC maggiori di 9 posti senza fap classificati come “diesel pesanti”. Per maggiori informazioni: www.comune.milano.it